Attualità Italiana

Scuolabus incendiato, l’autista voleva fare un attentato: le ultime notizie con le parole dei bambini

I bambini hanno raccontato quanto accaduto all'interno dello scuolabus incendiato. L'autista è accusato anche di attentato terroristico

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L’autista dello scuolabus incendiato voleva fare un attentato, questo è quanto emerge dalle ultime notizie e anche dalle parole dei bambini sequestrati. Ousseynou Sy, 47 anni, aveva premeditato tutto e voleva andare fino in fondo arrivando poi a suicidarsi. A scatenare il tutto sono le morti nel Mediterraneo, che secondo l’uomo dipendono da Salvini e Di Maio. A scatenare l’ira dell’autista dello scuolabus incendiato è il caso della nave Mare Jonio. Sarebbe stato lui stesso a riferirlo nel corso dell’interrogatorio che ha avuto luogo di fronte ad Alberto Nobili, capo del pool dell’antiterrorismo milanese, e a Luca Poniz, pm.

SCUOLABUS INCENDIATO, C’E’ L’AGGRAVANTE DEL TERRORISMO: L’AUTISTA VOLEVA FARE UN ATTENTATO PER VENDICARE LE MORTI NEL MEDITERRANEO

Per attirare l’attenzione e vendicare le morti nel Mediterraneo, Ousseynou Sy, nato in Francia da genitori senegalesi e cittadino italiano da molti anni, ha deciso di prendere in ostaggio 51 studenti. Si tratta di ragazzini della scuola media Vailati di Crema, nel Cremonese. Insieme a loro sono state sequestrate anche gli insegnanti. Per fortuna la tragedia è stata evitata. Un  ragazzino e una persona adulta sono arrivati in ospedale in codice giallo, mentre gli altri sono tutti in codice verde. In totale sono finite in ospedale 22 persone. Gli altri minori sono stati visitati sul posto mentre aspettavano l’arrivo dei loro genitori. Una volta fermato l’autista, considerato autore di un attentato terroristico, è stato trasportato a San Donato dai carabinieri.

Le accuse che pendono sull’autista dello scuolabus incendiato sono di sequestro di persona, incendio, strage e resistenza. E’ stata contestata, dalla Procura di Milano, anche l’aggravante del terrorismo. Questo perché è stato “commesso un gesto che ha creato panico nella popolazione“. A spiegarlo è stato Alberto Nobili, capo dell’antiterrorismo di Milano che si sta occupando delle indagini con il pm Poniz. Altro punto fondamentale da chiarire è perché l’uomo continuasse a svolgere il lavoro di autista. Infatti qualche anno fa gli era stata ritirata la patente per guida in stato di ebrezza. Su di lui pende anche l’accusa di violenza sessuale con una condanna.

SCUOLABUS INCENDIATO: LE PAROLE DEI BAMBINI A BORDO DEL MEZZO

I bambini e i loro accompagnatori hanno raccontato quanto accaduto a bordo dello scuolabus prima dell’incendio. Ousseynou Sy li ha minacciati ed ammanettati utilizzando delle fascette da elettricista. “Diceva che se ci muovevamo, avrebbe versato la benzina e acceso il fuoco“, hanno detto i ragazzini. Hanno poi rivelato il movente del gesto, spiegato loro proprio dall’autista: “Continuava a dire che le persone in Africa muoiono e la colpa è di Di Maio e di Salvini“.

Il bus è stato dirottato a Milano sulla strada provinciale Paullese. Dunque l’autista ha preso i telefoni dei ragazzini per impedirgli di chiedere aiuto. Un bambino è però riuscito a tenerlo. Proprio questo ragazzino è riuscito a dare l’allarme ai genitori che hanno allertato i carabinieri. L’autista doveva riportare i ragazzi delle medie a scuola a seguito di un’attività sportiva. Ha però cambiato percorso dicendo di voler andare a Linate.


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