Attualità Italiana

Fase 2 il calendario con le date delle riaperture: dal 4 maggio 2020 al primo giugno

Il calendario della fase 2: ecco come cambia l'Italia dal 4 maggio 2020. Tutte le date con ripartenze e aperture

Dopo la conferenza stampa tenuta ieri sera dal Premier Conte, abbiamo cercato di schematizzare il più possibile quelle che sono le indicazioni date nel decreto in modo da poter capire come sarà questa fase 2 per l’Italia. Abbiamo quindi schematizzato in una sorta di calendario delle riaperture quello che si potrà o non si potrà fare a partire dal 4 maggio con le varie date dal 4 al primo giugno.

Vi ricordiamo che, come ha spiegato il Premier Conte, se ci dovessero essere segnali inequivocabili in merito a una possibile ondata di ritorno in un paese o in una regione, si valuterà la singola chiusura del luogo in questione.

Cosa si potrà fare dal 4 maggio: spostamenti e attività motoria

Per i movimenti dentro il proprio Comune di sicuro servirà ancora l’autocertificazione fino al 4 maggio. Da quel momento saranno consentiti spostamenti tra Comuni della stessa Regione per andare a trovare dei congiunti.

La autocertificazione dovrebbe dunque rimanere probabilmente con un nuovo modulo che inserirà tra le uscite concesse anche i movimenti per andare a trovare i parenti. 

IL CALENDARIO DELLE RIAPERTURE VERE E PROPRIE

Vediamo invece per quello che riguarda le attività cosa si potrà riaprire e dove si andrà a lavorare a partire dal 4 maggio 2020.

E’ bene ricordare che chi andrà a lavorare usando i mezzi pubblici dovrà adeguarsi alle nuove regole: meno posti in treno, in bus, in metro. Ma non tutti i lavoratori inizieranno nella classica fascia oraria delle 8 del mattino per cui anche questo dovrebbe far si che non ci siano affollamenti in quelle che prima dell’emergenza erano considerate ore di punta.

Cosa riapre il 4 maggio: fabbriche, cantieri e servizi


Da questa data avranno il via libera alla ripresa le attività con indice di rischio più basso: settore manifatturiero, tessile, moda, automotive, comparto del vetro, costruzioni. Sarà riaperto anche il commercio all’ingrosso legato a queste filiere. Le nuove misure di sicurezza, dai turni scaglionati alle altre norme da rispettare dovrebbero garantire sicurezza per tutti.

Cosa riapre il 4 maggio: bar e ristoranti solo per asporto


Bar e ristoranti potranno tornare a lavorare ma solo per asportoOvvero ci si potrà recare al bar e ristorante, entrare uno alla volta e portare via il cibo da consumare poi a casa. Andranno assolutamente mantenute le distanze di sicurezza.

Cosa riapre il 18 maggio: negozi al dettaglio


Il commercio al dettaglio riaprirà non dall’11 come si ipotizzava ma dal 18 maggio con garanzie di protezioni individuali e obbligo di distanziamento tra clienti. Per alcuni esercizi (come abbigliamento e calzature) ci sarà l’obbligo di sanificazione dei prodotti. E’ difficile immaginare come sarà lo shopping di questi tempi, considerato che probabilmente non si avrà modo ad esempio, di provare un capo di abbigliamento.

Cosa riapre il 18 maggio: musei, mostre biblioteche


Anche per queste attività la ripartenza il 18 maggio.

Gli allenamenti individuali dal 4 maggio, quelli di squadra dal 18 maggio

Per gli allenamenti il riferimento è a quelli di squadra mentre quelli individuali potranno riprendere il 4 maggio.

Cosa riapre il primo giugno: bar e ristoranti


Bar e ristoranti saranno gli ultimi a poter riaprire. L’uno giugno è un lunedì e il 2 invece è subito un giorno di festa che potrebbe essere il banco di prova per le attività pronte a riaprire.

Cosa riapre il primo giugno: parrucchieri, barbieri, estetiste

Si pensava che queste attività potessero partire prima e invece sarà impossibile iniziare a lavorare prima del primo giugno. Immaginiamo che, viste le feste, si tornerà nei saloni di bellezza, nei centri estetici e dai barbieri non prima del 3 giugno 2020.

Come cambiano le messe e le celebrazioni dal 4 maggio 2020

Come spiegato ieri dal Premier sarà possibile celebrare il rito funebre con un massimo di 15 persone possibilmente all’aperto. La Cei però ha richiesto che si apra il prima possibile anche alla Santa Messa in chiesa e il Giverno ha subito risposto: nelle prossime ore potrebbe esserci un cambiamento in merito

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