Attualità Italiana

Francesco Lupino arrestato per l’omicidio di Khrystyna Novak

Khrystyna Novak è stata uccisa da Francesco Lupino: le ultime notizie sull'arresto dell'assassino

Il presunto assassino di Khrystyna Novak ha un nome e un cognome. A quattro mesi di distanza dalla scomparsa della ragazza, arriva la svolta nel caso con l’arresto del vicino di casa della Novak. Khrystyna era rimasta da sola in casa dopo che il suo compagno era stato arrestato. Rientrata nelal villetta dove viveva con l’uomo, ma rimasta sola visto che il suo compagno era in carcere, aveva paura. Ne aveva parlato con le amiche, aveva paura di un uomo che voleva vendicarsi per qualcosa. Lei non c’entrava niente ma il suo vicino avrebbe avuto cattive intenzioni. E a quanto pare, i timori della Novak erano fondati visto che gli inquirenti non hanno dubbi. Sarebbe Francesco Lupino l’assassino di Khrystyna Novak. In questi mesi è stato ascoltato più volte, ha anche risposto alle domande dei giornalisti, dicendo di non avere a che fare con questa vicenda.

Per chi indaga però non ci sono dubbi: è Lupino l’assassino di Khrystyna Novak e pochi minuti fa è stata anche fornita una ricostruzione piena di dettagli di quello che sarebbe purtroppo, accaduto alla giovanissima ucraina.

Khrystyna Novak ultime notizie: fermato il suo presunto assassino

All’alba di questa mattina (23 marzo) a Castelfranco di Sotto, la polizia ha arrestato Francesco Lupino, tatuatore di 49 anni, vicino di casa della donna e in rapporti con l’ex fidanzato della giovane. Sarebbe lui il presunto autore dell’omicidio e della soppressione del cadavere della donna.

Khrystyna Novak uccisa poche ore dopo il ritorno a casa

La notte di Halloween il compagno della Novak viene arrestato. La ragazza torna a casa da sola, fa qualche telefonata, avvisa le amiche. Racconta anche di aver paura e spera forse di lasciare quella casa il prima possibile. Ma non fa in tempo. Lupino avrebbe ucciso la Novak tra la sera dell’1 e la notte del 2 novembre utilizzando la pistola di cui ne è stata dimostrata la detenzione. L’omicidio  sarebbe  avvenuto all’interno dell’abitazione del Gonzalez. Le amiche di Khrystyna Novak, allertate dalla mamma, si erano subito presentate qualche giorno dopo presso l’abitazione, trovando però solo il cagnolino della ragazza.

Stando alla ricostruzione fornita dagli inquirenti, il 49enne avrebbe occultato il cadavere e cancellato (non completamente) le tracce del delitto tra la sera stessa e la sera successiva (quella tra il 2 e il 3).

Avrebbe messo in atto anche una sorta di depistaggio continuando a usare il cellulare della ragazza.

Una vendetta trasversale, Khrystyna Novak paga per essere la donna di Gonzalez

E’ una storia di vendette e di affari loschi. Lupino denuncia il suo vicino di casa con il quale pare fosse in affari. E per vendicarsi poi, uccide la sua donna. Il Gonzalez avrebbe voluto abbandonare gli affari in cui si era immischiato e pochi giorni prima dell’arresto, aveva avuto un forte litigio con il suo vicino e socio in “affari”. Per questo la ragazza aveva paura.

Sono stati effettuati dei sopralluoghi dell’abitazione, uno dei quali anche con lo stesso Gonzalez in regime di detenzione, è stato dissotterrato il cane dello spagnolo, dichiaratamente giustiziato da Lupino con un colpo di pistola alla testa nella cui carcassa è stata rinvenuta un’ogiva. 

L’omicidio in casa: ritrovate tracce

La povera ragazza, vittima innocente di tutta questa losca storia, è stata uccisa in casa. In un primo momento non erano state trovate tracce ma successivamente, dopo un attento esame, erano state evidenziate tracce ematiche anche sulle pareti dell’abitazione. Non solo, sarebbero state ritrovate tracce dei proiettili usati per uccidere la Novak. E queste tracce hanno ricollegato al caso il Lupino, che era in possesso di quell’arma. Non ci sono quindi dubbi sul fatto che sia stato lui a uccidere Khrystyna.

Ci sarebbero poi le prove fornite dalle celle telefoniche, alcuni filmati video. Una indagine ineccepibile che ha portato all’arresto dell’assassino di Khrystyna Novak.

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