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E’ giallo sulla sparizione di Giacomo Sartori a Milano: il mistero del furto dello zaino

Giacomo Sartori sembra essere svanito nel niente: è sparito venerdì sera dopo aver fatto serata in un'enoteca a Milano

E' giallo sulla sparizione di Giacomo Sartori a Milano: il mistero del furto dello zaino

Si tinge di giallo la sparizione di Giacomo Sartori, giovane 29enne originario di Belluno che da venerdì sera sembra essere sparito nel nulla. E’ stato visto per l’ultima volta in un’enoteca di Milano, città che lo ha accolto dopo la sua laurea: lo hanno immortalato le immagini della videocamera del locale visionate dai Carabinieri. Non solo, anche le persone che stavano lavorando nel locale, lo hanno visto. Da quel momento del ragazzo si sono perse le tracce e, a distanza di cinque giorni, il mistero si fa davvero sempre più fitto.

La sua Polo grigia aziendale è stata ritrovata parcheggiata a meno di dieci metri dal canale davanti all’agriturismo cascina Caiella, in aperta campagna. Molto distante dall’enoteca di Via Vittorio Veneto dove Giacomo Sartori aveva fatto serata venerdì insieme ad alcuni amici. Sull’automobile tutto è sembrato essere in perfetto ordine, nessun segnale di scasso né qualcosa che abbia potuto indicare ai Carabinieri la retta via da seguire per le indagini.

E’ giallo sulla sparizione di Giacomo Sartori a Milano

Nel frattempo, analizzando le celle telefoniche, gli inquirenti hanno scoperto che Giacomo Sartori sabato mattina era ancora vivo. Il suo telefono è stato acceso alle 7.15 da Motta Visconti. La sera prima, intorno alle 2.30, il tracciato di una cella telefonica aveva agganciato ancora il suo telefono a Casorate Primo. I due paesi, entrambi in aperta campagna, distano di pochissimi chilometri. Il mistero però resta, perché Giacomo Sartori non si trova da nessuna parte. 

E’ giallo sulla sparizione di Giacomo Sartori a Milano: il mistero del furto dello zaino

Nella sua auto i carabinieri della Rilievi del Nucleo investigativo di Milano hanno trovato anche una ricevuta del mancato pagamento dell’autostrada da Milano a Binasco: il giovane venerdì sera non aveva potuto pagare il pedaggio perché durante la serata gli era stato rubato lo zaino che conteneva tutti i suoi effetti personali, compresi due computer dell’azienda presso la quale il giovane con laurea triennale in Management lavorava alle porte di Milano. La cosa strana, come affermato dal fratello, è che il giovane non ha fatto niente per bloccare le carte di credito in suo possesso, nonostante il furto. Nel locale invece, Giacomo aveva chiesto ai gestori e ai camerieri, se avessero preso per sbaglio lo zaino, mentre rimettevano in ordine la stanza. Probabilmente sono state loro le ultime persone con le quali ha parlato.

La famiglia di Giacomo Sartori continua a lanciare appelli per trovare il ragazzo e fa presente che era molto turbato dal nuovo furto, l’ennesimo subito nel giro di pochissimo tempo: “Era molto scosso, aveva purtroppo già subito un altro furto qualche mese fa. Sarà stato molto arrabbiato per l’ennesimo spiacevole episodio ma mio fratello è una persona pacifica“, sono queste le parole del fratello Tommaso. Le ricerche stanno continuando ma per il momento non sanno portando a niente di concreto. Giovanni Sartori sembra essere sparito nel nulla, dopo aver salutato gli amici intorno alle 23.30 di venerdì sera. E’ montato sulla sua Polo e ha fatto perdere le tracce. Le ricerche continuano.

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