Attualità Italiana

E’ un giallo da film horror quello di Borno: ritrovata donna fatta in 15 pezzi, volto bruciato e testa decapitata

Si indaga in tutte le direzioni per capire chi è la donna ritrovata in sacchi neri tagliata in 15 pezzi a Borno: le ultime notizie su un giallo tutto da risolvere

giallo borno

E’ un vero e proprio giallo quello che arriva da Borno, in provincia di Brescia, al confine con la provincia di Bergamo, luogo in cui sono stati ritrovati dei sacchetti contenenti dei resti umani. Una donna, di cui al momento non si conosce ancora l’identità è stata uccisa. Il suo corpo è stato tagliato in pezzi, sembra che siano stati rinvenuti almeno 15 sacchi contenenti resti umani. Secondo le prime indiscrezioni raccolte, dopo il ritrovamento dei resti, la persona che ha ucciso e fatto a pezzi la donna, aveva delle conoscenze specifiche. Nulla è stato fatto a caso ma anzi, al contrario, con grande precisione. Chi ha compiuto queste atrocità lo ha fatto ben sapendo quello che stava facendo.

Pochissimo si sa della vittima ma potrebbe essere utilissimo un dettaglio, macabro probabilmente per qualcuno, ma meno per gli investigatori che grazie allo smalto ancora visibile sulle unghie della donna, potrebbero identificarla. La vittima è una donna con una età che va dai 30 ai 50 anni. Aveva lo smalto viola sulle unghie. A ritrovare i sacchi un passante che pensava fosse spazzatura e si è avvicinato, poi però dalle buste, è spuntata una mano, con lo smalto viola sulle dita, appunto. Siamo di fronte a un serial killer? Non si può escludere nessuna pista e in Valcamonica adesso, tutti hanno paura.

Il mistero della donna uccisa e fatta a pezzi: 15 i resti ritrovati

Le indagini si muovono in tutte le direzioni. La donna potrebbe esser stata uccisa ovunque e bisognerà anche attendere gli esami autoptici per dare una data al decesso. Il resti della donna potrebbero persino esser stati congelati in un freezer e poi portati nel posto in cui i sacchi della spazzatura, sono stati ritrovati. Secondo le persone che vivono in quel posto, il ritrovamento è avvenuto poco dopo che i sacchi sono stati lasciati lì. Per molti, sono stati messi appositamente in bella vista, per essere trovati subito. Se ci fosse stata volontà di occultarli non si sarebbero ritrovati.

Chi ha ucciso questa donna vuole però rendere il lavoro di chi indaga ancora più difficile. La testa è stata decapitata ma non solo. Il volto della donna è stato bruciato ed è anche impossibile fare quindi un primo riconoscimento con delle foto magari, di persone scomparse. Le cicatrici rendono la donna irriconoscibile.

Un altro fatto di cronaca nera aveva sconvolto la comunità di Borno, dobbiamo tornare indietro di 17 anni quando, a pochi chilometri di distanza, un altro macabro ritrovamento: i resti di Aldo Donegani e della moglie Luisa De Leo, uccisi e fatti a pezzi dal nipote Guglielmo Gatti, condannato all’ergastolo.

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