Attualità Italiana

“Vi ho uccisi tutti bastard*” le urla dell’assassino di Samarate cha sterminato la sua famiglia

Lascia senza parole il racconto dei vicini di casa di Alessandro Maja che dopo aver ucciso sua moglie e sua figlia, è uscito di casa urlando...

omicidio samarate

Le armi da usare sul tavolo del soggiorno, un piano ben preciso che sa di premeditazione. Emergono inquietanti dettagli dalle indagini dopo il duplice omicidio di Samarate ( Varese). Tutto da verificare certo, tutto da confermare ma quello che trapela, racconta la storia di un uomo che ha cercato di sterminare la sua famiglia. E possiamo dire che in parte, Alessandro Maja, lo ha fatto. Niccolò, il figlio di 23 anni, si è salvato, lotta tra la vita e la morte in ospedale. E la speranza è quella che si possa riprendere: lo aspetta una esistenza drammatica da vivere, senza sua madre, senza sua sorella, con la consapevolezza che ad aver distrutto tutto è stato suo padre. Nessuno riesce a spiegarsi il perchè, nessuno comprende che cosa sia successo. I vicini di casa raccontano di non aver mai sentito una parola fuori posto, addirittura, vedendolo uscire di casa, pieno di sangue, hanno pensato che avesse ucciso dei ladri, che si erano introdotti nella sua villetta. “Li ho uccisi tutti bastardi” continuava a dire, ed è per questo che i vicini, che già avevano chiamato i soccorsi, hanno pensato che stesse parlando di un ladro, di malviventi entrati in casa. E invece l’uomo parlava della sua famiglia.

Prima avrebbe ucciso sua moglie, colpendola più volte con un martello. La donna stava dormendo sul divano. Poi si è recato nelle camere in cui dormivano i suoi figli. Ha ucciso Giulia, ancora minorenne e poi si è scagliato contro Niccolò che probabilmente, essendo più grande, il ragazzo ha 23 anni, è riuscito a difendersi e a scappare.

Una strage familiare premeditata?

Saranno le indagini e poi i processi a stabilire quelle che erano le intenzioni di Alessandro Maja, stimatissimo professionista nel suo settore. Ma sembra proprio che l’uomo avesse pianificato il suo piano: un cacciavite, un trapano, un martello e un coltello. Quattro armi diverse da usare per sterminare la sua famiglia. Resta assolutamente incomprensibile il perchè di questo gesto. L’uomo infatti nel corso del primo interrogatorio, non avrebbe rilasciato nessuna dichiarazione.

I vicini pensavano che la famiglia Maja fosse una famiglia perfetta ma i parenti, sentiti nelle ultime ore da chi indaga, parlando di un matrimonio che era in crisi. Forse questioni anche economiche che i due coniugi non erano riusciti a superare. Mai nessuno però si sarebbe aspettato un epilogo di questo genere, mai nessuno avrebbe pensato a una vera e propria strage familiare.

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