Attualità Italiana

Pensioni a mille euro, la proposta di Berlusconi: quanto costa allo Stato

Quanto costerebbe alle casse dello Stato la proposta sull'aumento delle pensioni minime di Berlusconi? Ecco le cifre

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La campagna elettorale dei vari partiti italiani è entrata nel vivo dopo la caduta del governo Draghi. Silvio Berlusconi lancia le sue proposte e fa sapere che il centrodestra ha già pronti i ministri del prossimo governo. Non solo, afferma di voler piantare un milione di alberi a settimana e ripropone un evergreen delle sue corse alle urne. Ecco quindi che torna a parlare dell’aumento di tutte le pensioni a mille euro al mese, con tredicesima inclusa. Pone l’attenzione sulla “pensione alle nostre mamme” che hanno anche loro diritto “di avere una vecchiaia serena e dignitosa”. Ma quanto costerebbe allo Stato la proposta di Berlusconi sulle pensioni?

Proposta Berlusconi sulle pensioni a mille euro

Mentre escono i risultati dei primi sondaggi politici elettorali, Silvio Berlusconi torna in scena con il suo cavallo di battaglia: aumentare le pensioni minime. Nel 2001, il Cavaliere aveva già avanzato questa proposta, che corrispondeva a un milione di lire. Quando entrò in vigore l’euro, il leader di Forza Italia decise di raddoppiare, facendo entrare questa proposta nel suo programma elettorale. Nel 2017, Berlusconi faceva notare che “oggi nessuno anziano può vivere con una pensione minima di 500 euro: oggi è doveroso e indispensabile aumentare almeno a mille euro i minimi pensionistici. Nessun anziano deve essere escluso da questa misura, comprese le nostre mamme che hanno lavorato tutti i giorni a casa e che devono poter avere vecchiaia dignitoso”. Poco dopo, nel 2019, aveva sottolineato che Forza Italia avrebbe portato avanti questa teoria, proponendo l’aumento delle pensioni minime a 1000 euro, per tredici mensilità. Ora per le elezioni del 25 settembre 2022 ripropone così il suo cavallo di battaglia.

Quanto costa allo Stato la proposta sulle pensioni di Forza Italia

Sicuramente il tema delle pensioni è tra i più caldi e il Cavaliere punta su quello. Sebbene sia una bella proposta la sua, bisognerebbe prima capire quanto costerebbe allo Stato questo aumento. Askanews fa notare che nel 2001 l’innalzamento delle pensioni minime a un milione di lire portò a una spesa aggiuntiva di ben due miliardi di euro per le casse del nostro Paese. Alla fine, la platea dei beneficiari si era ridotta da 6 milioni a 1,8 milioni di pensionati. Si arrivò a questa riduzione attraverso alcuni criteri stabiliti. Per poter accedere a questo aumento, il beneficiario doveva: avere più di 70 anni, possedere un reddito personale non superiore ai 6.714 euro l’anno (coniugi 11 mila euro).

Quanto costerebbe, dunque, allo Stato la proposta di Berlusconi sulle pensioni? L’assegno di almeno mille euro per i pensionati costerebbe 10,8 miliardi di euro. Tenendo conto degli assegni sociali, si aggiungerebbero altri 6 miliardi. Un innalzamento per l’invalidità totale costerebbe ulteriori 3,4 miliardi. In totale, si può dire che lo Stato spenderebbe circa 18 miliardi di euro per le pensioni. Ci si chiede, a questo punto, se ci siano delle coperture per sostenere questa spesa.

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