“C’era una ragazza che lì sapeva”: la frase di Michele racconta di Chiara Poggi?
Il post di Michele, l'amico di Andrea Sempio venuto a mancare nel 2016, ha un legame con l'omicidio di Chiara Poggi? Ecco quale sarebbe il significato
Nella puntata di Mattino 5 News in onda oggi su Canale 5 si è parlato del famoso post di uno degli amici di Andrea Sempio, Michele, il ragazzo che si è suicidato a Garlasco, nel 2016. Una teoria che corre veloce anche sui social da giorni e che arriva sul Tempo oggi con un articolo approfondito che prova a dare una convincete spiegazione non solo al post ma anche alla scelta di Michele delle lettere, maiuscole e minuscole. Andiamo per gradi.
La frase di Michele postata su Fb
«La Verità Sta Nelle CoSe Che NeSSuno sa!!! la Verità nessuno mai te la racconterà…», è la strofa della canzone che Michele aveva pubblicato il 19 gennaio 2016 sul suo profilo Facebook, dove si faceva chiamare Mem He Shin, un nickname che, secondo la mistica ebraica e la Cabala, richiamerebbe il Quinto nome di Dio. Lo spiega Rita Cavallaro sul Tempo e lo ribadisce anche in tv con Federica Panicucci che prova a spiegare anche al pubblico di Canale 5 la vicenda. Michele, amico di Sempio ( pare che i due fossero molto legati prima che il giovane cadesse nel tunnel della droga e si allontanasse dalla comitiva), si toglie la vita nel 2016. In questi giorni però, i post che ha pubblicato sui social, vengono analizzati con la lente di ingrandimento da chi cerca di capire se davvero Chiara Poggi sia morta perchè custodiva un segreto.
Il significato nascosto della frase di Michele nella strofa della canzone
Scrive Rita Cavallaro nel suo articolo oggi:
«C’era una ragazza lì che sapeva». È questo l’inquietante enigma criptato, che getta un’ulteriore luce tetra nel delitto di Garlasco, contenuto nell’ultimo post di Michele Bertani, l’amico suicida di quell’Andrea Sempio oggi indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. Un messaggio nascosto dentro la già sibillina frase della canzone dei Club Dogo, uscita poche settimane prima dell’assassinio, in quella torrida estate culminata nel 13 agosto 2007, quando l’uccisione della 26enne ha acceso i riflettori nella Twin Peaks della Lomellina.
L’attenzione sui post di Michele, è stata accesa da una intercettazione di Andrea Sempio. E’ in macchina da solo e parla proprio del suicidio del suo amico, non riesce a spiegarsi il perchè di questo gesto, e ricorda di tutto il tempo passato insieme “dagli 0 ai 18 anni”.
La giornalista, ha spiegato a Federica Panicucci, che nel corso degli anni erano arrivate diverse segnalazioni su questo post ma che adesso, dei rabbini, l’hanno aiutata a tradurre meglio la frase in questione, che nascerebbe se si eliminano le lettere maiuscole e se si traducono invece in ebraico quelle minuscole. Leggiamo sul Tempo:
Un enigma risolto eliminando le lettere maiuscole e traducendo in ebraico le minuscole rimaste «a eria’ ta elle oe he euno sa» in ebraico. Quelle lettere formano una frase la cui traduzione letterale, dalla lingua di Abramo, è «c’era una ragazza lì che sapeva». Che fa il paio con «la verità nessuno mai la racconterà».
La ragazza che lì sapeva, era Chiara Poggi? E i segreti che nessuno conoscerà mai, sono i segreti che Chiara Poggi cercava di svelare o quelli che riguardano la sua morte? Oppure quella frase di Michele non ha nessun legame con l’omicidio della studentessa di Garlasco? Secondo l’avvocato de Rensis, legale di Alberto Stasi, questo messaggio potrebbe avere un valore e raccontare qualcosa di diverso su quello che era il coinvolgimento di altre persone nell’omicidio di Chiara Poggi.