Attualità Italiana

Chiara Petrolini dichiarazioni shock: “il secondo figlio lo volevo”

Chiara Petrolini racconta ancora una volta la sua versione dei fatti e dice che ha desiderato la seconda gravidanza

chiara petrolini processo

Una giovane donna, due gravidanze vissute nel silenzio e nella solitudine, due neonati morti e sepolti a pochi metri di distanza l’uno dall’altro. È la tragica storia di Chiara Petrolini, 22 anni, accusata di duplice omicidio premeditato e soppressione di cadavere dei suoi due figli. Durante i colloqui con gli psichiatri nominati dalla Procura di Parma, la ragazza avrebbe raccontato frammenti di una vicenda segnata da dolore, confusione e un drammatico isolamento.

La seconda gravidanza l’ho cercata perché la prima era andata male.” Così Chiara Petrolini ha spiegato ai consulenti la decisione di avere un altro figlio, dopo la prima tragedia. Ma come si può pensare di avere un secondo figlio, senza dire niente al fidanzato, tenendo segreta la gravidanza, dopo tutto quello che era successo anche la prima volta, con il cadavere del primo neonato a pochi metri dalla sua cameretta?

Le parole di Chiara Petrolini

La seconda nascita, come la prima, è avvenuta in casa, senza alcun aiuto o supporto medico. “Pensavo fosse andato tutto bene – ha detto agli specialisti – in realtà… poi quando ho ripreso i sensi non respirava più. La causa della morte è stato proprio il taglio del cordone, ma io non ero informata, non avevo chiesto a nessuno.”

Il neonato è stato poi seppellito nel giardino dell’abitazione di famiglia, a pochi passi dal luogo in cui riposava il fratellino, morto un anno prima. Gli scavi, secondo quanto emerso dalle indagini, erano superficiali. Quando uno degli psichiatri le ha chiesto se ci fosse un desiderio inconscio di essere scoperta, Chiara ha risposto: “No, perché io non pensavo di aver fatto niente di male… di sbagliato.” E quando le è stato chiesto perchè non ha cercato aiuto, perchè non ha allertato i soccorsi, la ragazza ha spiegato che non era lucida.

Una perizia per accertare la capacità di intendere e di volere

La Corte d’Assise di Parma ha disposto una nuova perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e di volere della giovane al momento dei fatti. L’esame, tuttora in corso, sarà determinante per stabilire se Chiara Petrolini possa essere ritenuta penalmente responsabile o se agì in uno stato di alterazione mentale.

Una vicenda che scuote nel profondo la comunità di Sorbolo e che riporta al centro dell’attenzione temi delicati come la solitudine delle madri giovanissime, la mancanza di ascolto e l’assenza di sostegno nei momenti più fragili della vita. Intanto, alla stampa, arrivano nuove intercettazioni che raccontano anche i dialoghi tra Chiara Petrolini e i suoi genitori, conversazioni che dimostrano che davvero, nessuno si era reso conto che la 22enne fosse in attesa, nè la prima, nè la seconda volta.

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