Chicca e Antonio: l’innocenza della loro età, la colpa di essere nati in quel posto
Fortuna e Antonio hanno pagato caro il fatto di essere nati a Caivano, nel Parco Verde. L'innocenza della loro età distrutta da un orco cattivo che non ha cancellato però la loro purezza
Due anni fa quando la mamma di Chicca andava in tv a chiedere giustizia per sua figlia, abbiamo deciso di parlare quasi giornalmente di questa vicenda. Una storia che sin dall’inizio lasciava intuire che c’era molto altro, c’era un omicidio dietro la morte di una bambina di sei anni. C’era probabilmente anche qualcosa di diverso. A un anno di distanza le prime verità rivelate dall’autopsia: Chicca aveva subito abusi sessuali. Da quel momento abbiamo deciso di non continuare a raccontare la storia di questa bambina per non provare un grande disgusto verso tutte le persone che in questi due anni, e anche prima, hanno continuato a tacere, a mentire, a dichiarare il falso. Donne, madri, nonne…Uomini, mariti, orchi che a carte si giocavano il bambino da molestare, da violentare. Il bambino che avrebbe pagato con la sua innocenza una sola colpa: quello di essere nato nel Parco Verde di Caivano. Fortuna, la piccola Chicca, e Antonio hanno pagato con la loro innocenza, l’indirizzo sulla carta di identità che mai avranno. Oggi qualcuno dice che non dobbiamo definire il palazzo degli orrori quello in cui viveva il piccolo Antonio, quello in cui viveva Fortuna e quello in cui vivono i bambini che hanno trovato il coraggio di raccontare quello che succedeva e succede in quel posto. Già perchè chi ha visto Fortuna, chi ha visto il piccolo Antonio, chi ha visto gli altri bambini morire senza un perchè ha ancora la residenza in quel posto. Don Maurizio Patriciello ci invita a non generalizzare perchè a Caivano, al Parco Verde, vivono decine di famiglie per bene. E’ vero. E’ anche vero che tutte quelle famiglie per bene hanno girato semplicemente lo sguardo dall’altra parte, hanno preferito tacere che parlare.
Gli unici protagonisti di questa storia, nel bene e nel male purtroppo, sono i bambini. E’ per questo che oggi riparliamo di questa vicenda, una delle più brutte che la cronaca ci abbia offerto. Perchè di Antonio si dice persino che potrebbe esser stata la sua mamma a ucciderlo, perchè Fortuna grida aiuto dal cielo, perchè quei bambini che hanno raccontato di come la piccola scalciava contro l’orco che voleva abusare di lei meritano altro. Meritano di avere un presente migliore del loro passato, meritano di vedere il mare, meritano di andare a scuola, fare i compiti, la merenda. Meritano di avere una famiglia che parli di amore, di giochi da fare insieme, di coccole, quelle sincere, quelle che un padre fa alla sua principessa non quelle che un orco “dona” alla sua presa.
Meritano di pensare che la loro vista non sarà come quella di Fortuna che ha pagato un caro prezzo, come probabilmente hanno pagato anche altri in passato. Notizie che non hanno fatto la stessa eco. Oggi quei bambini meritano che qualcuno si prende cura di loro, meritano di pensare che dietro i palazzoni del Parco in cui vivono ci sia un mondo migliore.