Giuliano Saponi a Quarto Grado: “ho pensato che se io fossi morto, mia madre sarebbe ancora viva”
Giuliano Saponi inizia a ricordare quello che è successo prima del suo incidente e oggi pensa che forse si è trattato di una aggressione e se fosse morto forse sua madre sarebbe invece ancora viva
Due anni dopo la morte di Pierina Paganelli, che secondo chi indaga è stata uccisa da Louis Dassilva, Giuliano Saponi, che in quei giorni era ancora in clinica dopo l’incidente in cui era stato investito, torna a parlare. Lo fa in tv a Quarto Grado, raccontando non solo quello che ha provato in quelle ore drammatiche, quando ha scoperto per caso dalla chat del condominio, quello che probabilmente era accaduto a sua madre, ma anche, quello che oggi, inizia a ricordate. Con il passare dei mesi infatti, la memoria inizia a tornare e forse Giuliano Saponi, molto presto ricorderà anche quello che è accaduto il giorno in cui è stato investito.
Si è davvero trattato di un incidente con un pirata della strada che lo ha lasciato lì da solo senza chiedere aiuto, oppure è stata una vera e propria aggressione? Sembra che oggi Giuliano Saponi sia convinto di una cosa: che l’omicidio di sua madre e quello che è successo a lui, potrebbero essere legati. E il legame tra i due fatti, è solo uno: Louis Dassilva.
Giuliano Saponi due anni dopo l’omicidio di sua madre inizia a ricordare
“Con il senno di poi oggi collego le due cose, il mio incidente e l’omicidio di mia madre e non nascondo di aver pensato che se io quella mattina fossi morto, mia madre probabilmente sarebbe ancora viva” ha detto Giuliano Saponi a Quarto Grado, parlando di quello che è successo la mattina in cui, apparentemente, sarebbe stato investito.
“L’ho pensato per molto tempo, mi sono sentito molto in colpa, ovviamente perchè…quello che mi era successo evidentemente era un tentativo di eliminarmi anche se poi a dire la verità dato che…memoria piena di quel giorno ancora non c’è…non posso dire è stato un incidente o è stato qualcosa di diverso” ha aggiunto Giuliano Saponi.
Nuzzi ricorda di questa amnesia rispetto a quello che è accaduto ma piano piano dei frammenti di ricordi stanno tornando e quindi sta iniziando ad aiutare gli inquirenti. “Ho portato il mio cellulare a chi indaga, mi sono reso conto che sono affiorati dei flash, a volte dei ricordi vivi, in base a quello che trovavo sul mio telefonino, foto e messaggi mi hanno aiutato a rivivere dei momenti che non ricordato” ha aggiunto il figlio di Pierina Paganelli.
“Ci sono delle cose che secondo me sono importanti e valeva la pena farle esaminare anche se non posso entrare nello specifico…ci sono delle cose che ho…sulle quali ho portato l’attenzione e lavoreremo su quelle…Io penso che l’omicidio di mia madre sia stato compiuto da una sola persona, e basta, una persona sola che ha fatto quell’atto tremendo” ha detto Giuliano Saponi che non ha dubbi sul fatto che sia stato proprio Louis Dassilva.