Attualità Italiana

L’omicidio di Chiara Poggi e gli oggetti ritrovati a Tromello: c’è il martello

Omicidio Chiara Poggi: a Tromello, tra gli altri oggetti, sarebbe stato ritrovato anche un martello

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E’ davvero possibile pensare di trovare 18 anni dopo, un oggetto gettato da un assassino? E’ la domanda che tutti ci siamo posti ieri, quando i riflettori si sono riaccesi sull’omicidio di Chiara Poggi e quando Carabinieri e Vigili del fuoco sono arrivati a Tromello, alla ricerca di oggetti, di un oggetto in particolare, nel canale di Tromello. La risposta potrebbe essere si, visto che ieri, i vigili del fuoco, in quel canale, qualcosa hanno trovato. Un martello c’era, adesso bisognerà capire se è l’arma usata per uccidere Chiara Poggi.

Omicidio Chiara Poggi: a Tromello ritrovato anche un martello

Durante una giornata intensa che ha nuovamente acceso i riflettori su Garlasco e i suoi dintorni, l’attenzione si è concentrata soprattutto sulle operazioni lungo il canale di Tromello. Per ore, Protezione civile e vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta per prosciugare alcuni decine di centimetri d’acqua, al fine di facilitare il dragaggio di circa 300 metri del corso d’acqua che scorre vicino alla stazione ferroviaria. Durante l’intervento, dalla fanghiglia sono emersi diversi oggetti metallici, tra cui un martello. Proprio quest’ultimo sarà oggetto, nelle prossime settimane, di specifici accertamenti per verificarne l’eventuale compatibilità con l’arma del delitto. Un elemento non trascurabile, considerando che lo stesso martello era stato indicato come «mancante» all’interno dell’abitazione dai familiari di Chiara Poggi durante i sopralluoghi successivi al delitto.

Chiara Poggi, il testimone: ecco perchè le ricerche a Tromello


A indirizzare gli investigatori su questa nuova pista è stata una testimonianza raccolta dal programma Le Iene, che in larga parte riprende le dichiarazioni — poi smentite — rese nelle settimane dopo l’omicidio da Marco Muschitta, un tecnico del gas. Il nuovo testimone ha riferito di aver ascoltato il racconto da una persona (alla presenza di un secondo conoscente, entrambi oggi deceduti), che avrebbe assistito a una scena sospetta la mattina del delitto: Stefania Cappa, una delle cosiddette «gemelle K», sarebbe arrivata in paese con una borsa molto pesante, avrebbe chiesto a un vicino le chiavi di una casa di famiglia e, poco dopo, si sarebbe udito un tonfo sordo, simile a quello di un oggetto pesante gettato nell’acqua del canale. Dunque il testimone non avrebbe visto direttamente la cugina di Chiara Poggi gettare questo oggetto.

Ricordiamo tra l’altro che nell’intervista andata in onda a Le Iene, l’uomo in questione disse che in passato ci aveva provato a raccontare tutto a chi indagava ma che le sue parole non erano state prese in considerazione. La testimonianza completa, di questa persona che a quanto pare vive ancora a Garlasco e che ha deciso di parlare solo per dare giustizia a Chiara Poggi, sarà mostrata nella prossima puntata de Le Iene, come anticipato sui social del programma.

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