Attualità Italiana

Nessun lieto fine per Octay Stroici: l’operaio rimasto sepolto sotto le macerie a Roma è morto

Purtroppo Octay Stroici non ce l'ha fatta: estratto vivo dalle macerie del crollo della torre, è morto in ospedale dove è arrivato in condizioni disperate

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Non ce l’ha fatta Octay Stroici, l’operaio di 66 anni di origini romene rimasto sepolto per oltre undici ore sotto le macerie del crollo avvenuto ieri nella zona dei Fori Imperiali, a Roma. L’uomo, estratto vivo in condizioni disperate dai vigili del fuoco dopo una lunga e complessa operazione di soccorso, è deceduto nella notte al Policlinico Umberto I, dove era arrivato già in arresto cardiocircolatorio.

Quando ieri sera in diretta televisiva abbiamo tutti visto le immagini da Roma, con il grande lavoro de vigili del fuoco che hanno estratto vivo l’uomo dalle macerie, abbiamo davvero sperato che questa storia avesse un lieto fine. Purtroppo però non c’è stato.

Octay Stroici è morti ieri sera a Roma: le ultime

Secondo quanto comunicato dal Policlinico, Stroici è giunto al pronto soccorso alle 23.05 e i medici hanno proseguito per circa un’ora le manovre di rianimazione cardiopolmonare, iniziate già sul luogo dell’incidente. Nonostante ogni tentativo, non è stato possibile ripristinare l’attività cardiaca spontanea: il decesso è stato dichiarato alle 00.20.

Il crollo, che ha coinvolto quattro dei nove operai impegnati nei lavori di restauro della Torre dei Conti, ha provocato un’ondata di sgomento nella capitale. L’area di Largo Corrado Ricci, ai piedi della torre medievale, è stata posta sotto sequestro dai Carabinieri, mentre la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta con le ipotesi di lesioni colpose e disastro colposo.
Le indagini sono affidate ai militari del Comando di Piazza Venezia e della Compagnia Roma Centro, con la collaborazione del Nucleo Ispettorato del Lavoro e della Asl.

Il cordoglio delle istituzioni

La notizia della morte di Octay Stroici ha suscitato profonda commozione. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha espresso il suo dolore sui social: “Octay Stroici, l’operaio rimasto sotto le macerie per ore dopo il crollo della Torre dei Conti, non ce l’ha fatta. Nonostante lo straordinario sforzo dei soccorritori. A nome mio e della Regione Lazio le più sentite condoglianze alla famiglia. Di lavoro non si può e non si deve morire.”

Anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha voluto manifestare la vicinanza del Governo alla famiglia della vittima: “Esprimo profondo dolore e cordoglio per la tragica scomparsa di Octay Stroici, l’operaio rimasto vittima del crollo della Torre dei Conti a Roma. Siamo vicini alla sua famiglia e ai suoi colleghi in questo momento di indicibile sofferenza. Ringrazio i soccorritori e tutti coloro che hanno lottato fino all’ultimo per salvarlo.”

Un dolore che interroga ancora una volta la sicurezza sul lavoro

La morte di Octay Stroici riporta drammaticamente al centro dell’attenzione il tema della sicurezza nei cantieri, soprattutto in un contesto delicato come quello dei restauri dei monumenti storici. Un crollo nel cuore di Roma, a pochi passi dal Colosseo, che lascia dietro di sé non solo macerie ma anche domande ancora senza risposta.

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