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Omicidio Chiara Poggi: blizt in casa di Andrea Sempio e dei suoi genitori, le ultime

Blitz dei Carabinieri in casa di Andrea Sempio e dei suoi genitori: le ultime notizie sull'indagine per l'omicidio di Chiara Poggi

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Nuovo capitolo nelle nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, la giovane uccisa a Garlasco nel 2007. Nella mattinata di mercoledì 14 maggio, i carabinieri hanno eseguito una serie di perquisizioni disposte dalla Procura di Pavia nell’ambito dell’inchiesta riaperta sul caso. Nel mirino degli inquirenti c’è Andrea Sempio, 37 anni, amico del fratello della vittima, già in passato sfiorato dalle indagini ma mai formalmente coinvolto.

Le perquisizioni si sono svolte nella sua abitazione a Voghera e in quella dei suoi genitori a Garlasco, il paese dove avvenne il delitto 18 anni fa. I controlli, coordinati dal procuratore di Pavia Fabio Napoleone, dall’aggiunto Stefano Civardi e dalla pm Valentina De Stefano, sono stati condotti dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, che lavorano su quella che viene definita una “ricostruzione alternativa” rispetto alla versione che ha portato alla condanna definitiva, nel 2015, dell’ex fidanzato di Chiara, Alberto Stasi.

Omicidio Chiara Poggi: blitz in casa Sempio

Oltre alla famiglia Sempio, le perquisizioni hanno coinvolto anche le abitazioni di due amici del 37enne, entrambi legati alla famiglia Poggi tramite il fratello Marco. Sequestrati dispositivi elettronici come cellulari e computer, nella speranza di trovare elementi utili per fare luce su eventuali nuovi risvolti.

Questa nuova inchiesta potrebbe riscrivere le fondamenta dell’intera vicenda giudiziaria. Gli avvocati di Stasi, Antonio De Rensis e Giada Bocellari, hanno più volte presentato istanze per riaprire il caso, sottolineando come sotto le unghie della vittima fosse stato rinvenuto materiale genetico appartenente a Sempio. Già nel 2017 queste richieste erano state respinte dalla Procura, allora guidata dall’aggiunto Mario Venditti. Oggi, tuttavia, la nuova dirigenza ritiene che ci siano state sottovalutazioni e valutazioni errate che meritano di essere approfondite.

Il prossimo appuntamento giudiziario è fissato per venerdì 16 maggio, quando a Pavia si terrà l’udienza per il conferimento dell’incarico relativo all’incidente probatorio sul DNA, disposto dal gip Garlaschelli.

Intanto, nelle scorse settimane, anche la madre di Sempio è stata convocata dai carabinieri a Milano per un interrogatorio. La donna, però, si è avvalsa della facoltà di non rispondere e il colloquio si è interrotto bruscamente dopo un lieve malore, subito dopo una domanda riguardante la sua conoscenza con un vigile del fuoco di Vigevano, Antonio B., figura centrale nella ricostruzione di quella mattina e nell’alibi del figlio. Un alibi fondato, tra le altre cose, su un biglietto del parcheggio di Vigevano, custodito per un anno e consegnato agli inquirenti nel 2008.

I genitori di Chiara Poggi credono all’innocenza di Sempio

Le indagini sembrano ora concentrarsi con sempre maggiore attenzione su Andrea Sempio, assistito dagli avvocati Angela Taccia e Massimo Lovati. L’uomo, finora, ha sempre respinto ogni accusa, dichiarandosi totalmente estraneo all’omicidio. Tuttavia, secondo fonti vicine alle indagini, negli ultimi mesi sarebbero emersi nuovi elementi a suo carico, sui quali viene mantenuto il massimo riserbo.

Nonostante il tempo trascorso, la Procura di Pavia è convinta che esista ancora la possibilità di fare chiarezza, anche grazie all’acquisizione di nuovo materiale informatico. Una convinzione che, però, si scontra con l’opposizione netta della famiglia Poggi e dei suoi legali, Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagno, che ribadiscono la colpevolezza definitiva di Stasi, sancita da tre gradi di giudizio. Per i genitori di Chiara Poggi, le nuove ipotesi rappresentano solo una «gogna giudiziaria e mediatica» nei confronti di Sempio, senza alcun fondamento concreto.

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