Omicidio Chiara Poggi: gli sms della madre di Sempio al vigile del fuoco nel mirino di chi indaga?
Si indaga a 360 gradi nella nuova indagine con Sempio indagato per concorso in omicidio nel caso di Garlasco: sotto esame gli sms della madre con il suo amico vigile del fuoco
L’inchiesta sul delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, continua ad arricchirsi di nuovi elementi. Secondo quanto riportato oggi da Il Messaggero, gli inquirenti stanno esaminando con attenzione una fitta rete di messaggi che Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio, avrebbe scambiato con un amico nei giorni immediatamente successivi all’omicidio. La persona in questione sarebbe il famoso vigile del fuoco che lavorava a Vigevano ai tempi dell’omicidio di Garlasco.
La madre di Andrea Sempio e gli sms all’amico vigile del fuoco
Nel dettaglio, le indagini si stanno concentrando sull’attività telefonica tra il 12 e il 13 agosto 2007. In quelle ore cruciali, il cellulare della donna ha registrato numerosi scambi di SMS con Antonio, un ex vigile del fuoco in servizio a Vigevano. La sera del 12 agosto, tra le 21 e le 22, risulta un’intensa comunicazione tra i due. La mattina successiva, il 13 agosto, altri due messaggi vengono inviati alle 8:47, seguiti da un terzo alle 9:09, mentre la donna si trova a Gambolò, nella zona del Molino. A quell’ora, infatti, il suo telefono aggancia la cella del luogo.
Poco dopo, l’attività del cellulare si interrompe bruscamente. Ed è proprio su questo dettaglio che si concentra una delle ipotesi investigative: che sia stata proprio Daniela Ferrari a parcheggiare in Piazza Ducale a Vigevano, producendo così lo scontrino del parcheggio delle 10:18, utilizzato in passato per rafforzare l’alibi del figlio.
Secondo la versione fornita in passato dalla famiglia Sempio, lo scontrino sarebbe stato trovato giorni dopo dal padre di Andrea durante una pulizia dell’auto, conservato dalla madre per oltre un anno e poi consegnato ai carabinieri solo nel 2008. Tuttavia, la dinamica e i tempi di consegna sollevano oggi più di un sospetto.
Convocata dagli inquirenti il 28 aprile scorso, Daniela Ferrari si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Quando i carabinieri hanno fatto il nome di Antonio, la donna ha accusato un malore, rendendo impossibile proseguire l’interrogatorio. Da parte sua, l’ex vigile del fuoco ha dichiarato di non ricordare i contenuti dei messaggi scambiati. L’avvocatessa Taccia, che difende Sempio e che quel giorno ha accompagnato la madre dell’uomo ma non era con lei nella stessa stanza, ha smentito che ci sia stato questo malore.
Andrea Sempio è davvero andato a Vigevano?
Parallelamente, gli inquirenti hanno esaminato anche i dati del cellulare di Andrea Sempio. La mattina del 13 agosto, il giovane risulta aver avuto contatti telefonici con due amici, Mattia Capra e Roberto Freddi, tra le 9:58 e le 12:18. Tuttavia, una relazione tecnica prodotta dalla difesa di Alberto Stasi sostiene che il cellulare di Sempio, in quel lasso di tempo, non fosse agganciato alla rete di Vigevano, bensì alla cella di Garlasco via Santa Lucia, indicando quindi la sua presenza nella cittadina dove è avvenuto il delitto.
Se confermato, questo elemento indebolirebbe ulteriormente l’alibi di Andrea Sempio, facendo ipotizzare che quel giorno non si trovasse a Vigevano, ma a Garlasco, e che l’eventuale scontrino del parcheggio fosse in realtà riconducibile alla madre. La donna ha spiegato più volte i motivi per i quali lo ha tenuto: ha lavorato per anni in un istituto penitenziale e ha capito quanto fosse importante, se chiamati a testimoniare o messi in mezzo a una vicenda così grande, avere un alibi.