Attualità Italiana

Omicidio Chiara Poggi: si valuta la contaminazione delle unghie

Potrebbero essere effettuate nuove analisi sulle unghie di Chiara Poggi per escludere qualsiasi genere di contaminazione: le ultime news sul delitto di Garlasco

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La Procura di Pavia ha richiesto una proroga delle indagini sul delitto di Garlasco, che vede indagato Andrea Sempio per l’omicidio di Chiara Poggi. Il prossimo 26 settembre si terrà un’udienza davanti al giudice Daniela Garlaschelli per discutere questa istanza, legata in particolare all’incidente probatorio.

Secondo quanto dichiarato dall’avvocato della famiglia Poggi, Francesco Compagna, la proroga servirà soprattutto a coordinare le diverse fasi di indagine, chiarendo come procedere sugli accertamenti riguardanti il cosiddetto “Ignoto 3”, già al centro delle precedenti verifiche. Ma non sono queste le uniche news sul delitto di Garlasco, anzi. Nella giornata del 10 settembre, sono arrivate altre novità su questa vicenda. Innanzi tutto quelle conferma dai legali e dai consulenti, dopo l’incidente probatorio e poi, una indiscrezione secondo la quale, si starebbero facendo anche delle nuove analisi sulle unghie di Chiara Poggi, dove sarebbe stato ritrovato il dna di Andrea Sempio che oggi è indagato per omicidio in concorso.

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Il nodo delle unghie di Chiara Poggi

Uno degli aspetti più delicati che verranno affrontati riguarda la possibile contaminazione del materiale biologico prelevato dalle unghie della vittima. È proprio lì che era stato individuato un profilo genetico maschile riconducibile ad Andrea Sempio, elemento che aveva dato impulso alla riapertura delle indagini.

Gli inquirenti, tuttavia, vogliono ora approfondire ogni dettaglio, ipotizzando che il DNA possa essere stato trasferito durante l’autopsia, attraverso le forbicine utilizzate dal medico legale per tagliare le unghie della giovane donna. Visto quello che è successo con la garza usata per i prelievi nel cavo orale, gli inquirenti adesso non vogliono più avere dubbi ma solo certezze e prove offerte dalla scienza.

Omicidio Chiara Poggi: i precedenti casi di contaminazione

Il sospetto nasce anche alla luce di un fatto già accertato: la contaminazione della garza con cui, 18 anni fa, venne effettuato il prelievo del DNA dalla bocca di Chiara Poggi. Proprio per questo motivo la Procura ha deciso di non lasciare nulla di intentato e di richiedere ulteriori verifiche per fugare ogni dubbio sull’attendibilità delle tracce biologiche analizzate.

La nuova udienza di fine settembre sarà dunque cruciale per capire come proseguirà l’inchiesta e se i nuovi accertamenti potranno finalmente fare chiarezza su uno dei casi di cronaca nera più complessi e discussi degli ultimi decenni. Queste dunque al momento le ultime notizie sulle indagini per l’omicidio di Chiara Poggi.

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