Attualità Italiana

Rubens Bertocchi uccide la moglie Elena: in un messaggio all’amico la confessione

Rubes Bertocchi ha ucciso sua moglie Elena in casa e poi si è tolto la vita: prima ha mandato un messaggio a un amico per confessare tutto

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CENE (BG) – Una tragedia familiare ha sconvolto il tranquillo paese di Cene, nella Val Seriana, dove nel pomeriggio di giovedì 5 giugno si è consumato un dramma che ha lasciato sgomenta l’intera comunità. Poco dopo le 17, sulle colline sopra il centro abitato, Rubens Bertocchi, 54 anni, ha ucciso la moglie Elena Belloli, 52 anni appena compiuti, con un colpo di pistola. Poi, dopo aver inviato un messaggio a un amico in cui annunciava quanto appena fatto e la propria intenzione di farla finita, si è tolto la vita con la stessa arma. Sono queste le ultime notizie che ci raccontano, purtroppo, dell’ennesimo femminicidio nel nostro paese.

Rubens Bertocchi ha ucciso sua moglie Elena e poi si è tolto la vita

I due vivevano insieme ai figli, di 11 e 20 anni, in via Fanti, in un’abitazione che per anni aveva ospitato anche l’attività di famiglia: lo storico negozio “Alimentari Bertocchi”, fondato dal padre di Rubens e chiuso negli anni scorsi a causa della crisi economica acuita dalla pandemia. La chiusura era stata un duro colpo per l’uomo, già provato da due gravi malattie affrontate in rapida successione. Dopo la fine dell’attività, aveva trovato lavoro come custode.

Elena Belloli, diplomata all’Istituto Natta di Bergamo, lavorava presso lo studio di un ingegnere del paese. Era una donna solare, molto legata alla famiglia e tifosissima dell’Inter, squadra per la quale non nascondeva la passione, spesso indossandone i colori nelle foto. Mercoledì sera, solo poche ore prima della tragedia, aveva partecipato con il figlio minore alla pizzata di fine anno scolastico con le altre famiglie del quartiere.

Una coppia come tante, benvoluta in paese, circondata dai familiari: la sorella di Rubens abitava al piano superiore, i genitori di Elena nell’appartamento accanto, e la madre di lui era stata recentemente accolta in una casa di riposo. Ma dietro quella quotidianità apparentemente serena, si celavano tensioni profonde.

La gelosia di Rubens Bertocchi per sua moglie

Secondo le prime indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Clusone, alla base del gesto estremo ci sarebbe stata la gelosia. Rubens Bertocchi temeva che la moglie lo tradisse, un sospetto che negli ultimi tempi sembrava aver preso sempre più spazio nella sua mente. Qualche anno fa aveva frequentato un poligono di tiro, e in casa possedeva una pistola calibro 22 regolarmente denunciata per uso sportivo. Proprio con quell’arma avrebbe compiuto l’omicidio-suicidio.

Non è chiaro se vi sia stato un litigio immediatamente prima del gesto, ma secondo quanto ricostruito, il primo colpo ha colpito a morte Elena. Subito dopo, Rubens ha inviato un messaggio a un amico, rivelando ciò che era accaduto e annunciando la sua intenzione di togliersi la vita. Pochi istanti dopo, un secondo sparo ha posto fine alla sua esistenza.

Una vicina ha sentito i colpi e ha immediatamente chiamato i soccorsi. Poco dopo è rientrato a casa Andrea, il figlio maggiore della coppia, trovando la porta chiusa dall’interno. Informato dalla vicina, ha a sua volta allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco, che hanno forzato l’ingresso dell’abitazione. La scena che si è presentata ai soccorritori è stata tragica: i corpi senza vita dei due coniugi e l’arma accanto al marito.

Le indagini, coordinate dal pm Giampiero Golluccio, si sono concentrate fin da subito sul movente. Analizzando il cellulare dell’uomo e il messaggio inviato all’amico, gli inquirenti hanno trovato elementi che confermerebbero la gelosia come possibile causa scatenante del gesto.

«È incredibile – ha dichiarato il sindaco di Cene, Edilio Moreni –. Una famiglia conosciuta da tutti, persone normali, rispettate. Nessuno poteva immaginare un simile epilogo».

In serata, i corpi di Rubens Bertocchi ed Elena Belloli sono stati trasferiti all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per l’autopsia. Il paese, intanto, è sotto shock, stretto attorno ai figli della coppia e ai familiari più stretti.

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