“Saluta bene Elia perchè lo porto con me” un anno fa le minacce denunciate alle autorità
C'è una denuncia presentata dal papà di Elia che temeva per la vita del suo bambino dopo quelle che gli erano sembrate delle vere e proprie minacce. Le ultime da Calimera
Non c’erano buoni rapporti tra Najoua Minniti e il suo ex compagno. Oggi emergono purtroppo, denunce fatte che non sono servite però per proteggere un bambino innocente. Ed è vero che la donna amava il piccolo Elia e che dall’esterno, nessuno si era reso conto che la Minniti potesse essere pericolosa per il bambino. Chi invece temeva era il padre di Elia che un anno fa circa, presenta una denuncia alle forze dell’ordine. Scrive di suo pugno quello che gli è accaduto, delle minacce ricevute dalla sua ex moglie. Riferisce dei virgolettati. Non sappiamo se siano stati presi dei provvedimenti, forse lo scopriremo solo nelle prossime ore.
Conosciamo però bene l’epilogo di questa vicenda. Ed è quello che ci racconta di una madre che ha ucciso suo figlio e che poi ha guidato fino al mare e si è tolta la vita, annegando nelle acque di Torre dell’Orso mentre il cadavere del piccolo Elia, era nella casa di Calimera, dove vivevano insieme.
Il piccolo Elia ucciso dalla sua mamma e le denunce del papà
Il 16 dicembre dello scorso anno, il padre del piccolo Elia si era recato dalle forze dell’ordine per raccontare quanto successo. Lui e la Minniti stavano organizzando le feste di Natale per il bambino. “Ho ricevuto la visita della mia ex compagna, dopo una breve discussione sulle divisioni delle feste natalizie la signora Minniti mi ha detto di ritenermi responsabile di tutto quello che sarebbe successo a lei e al bambino” ha scritto nero su bianco il papà del piccolo Elia.
Sul foglio si legge nel dettaglio quello che l’uomo ha raccontato. La sua ex gli avrebbe detto testualmente: “saluta bene Elia perchè lo porto con me, è già capitato che sia andata in macchina davanti al mare, ritieniti responsabile di qualsiasi cosa capiti a me e a Elia” avrebbe detto la mamma del bambino, praticamente un anno fa.
Proprio il 16 dicembre del 2024, l’uomo, senza neppure aspettare, si reca dalle forze dell’ordine per denunciare tutto, temendo appunto per la vita del suo bambino probabilmente. E un anno dopo l’epilogo che tutti conosciamo. Poche ore fa il nonno di Elia aveva proprio commentato: “pensavamo che fosse in mare con lei” forse proprio perchè lo scorso anno, aveva fatto una minaccia di questo tipo. Il bambino invece, era in casa, dove è stato ucciso.