Il papà di Elia aveva chiesto aiuto: la sua ex combatteva con la depressione
La mamma del piccolo Elia stava affrontando un momento di fragilità e di difficoltà a causa della depressione
Emergono i primi dettagli su quello che potrebbe essere accaduto a Calimera ieri. Non ci sono dubbi sul fatto che Elia sia stato purtroppo ucciso dalla sua mamma. Quello che invece anche questa settimana apprendiamo è che un padre, aveva chiesto aiuto, perchè la sua ex, stava affrontando un momento non facile. Proprio come purtroppo è successo a Muggia, con l’omicidio del piccolo Giovanni; Elia aveva la stessa età del bambino colpito con dei fendenti alla gola dalla mamma che avrebbe tentato di farsi del male ma è sopravvissuta.
Destino diverso invece per Najoua Minniti che si è tolta la vita. Il suo corpo è stato trovato per caso da un sub ieri pomeriggio nelle acque di Torre dell’Orso. Il papà di Elia invece, andando a scuola a riprendere suo figlio, ha subito capito che stava succedendo qualcosa. Il piccolo non c’era. E nel tardo pomeriggio di ieri, l’atroce scoperta. Il bambino era nella casa della madre , che da pochi anni aveva lasciato Parma per trasferirsi in Salento. Poi la separazione, le difficoltà economiche e la depressione.
Il piccolo Elia trovato morto nella casa della mamma di Calimera
I vicini di casa raccontano che Najoua era molto legata al bambino ma non si vedevano tanto in giro. Il piccolo ultimamente viveva con il papà, secondo quanto sta emergendo perchè la Minniti stava affrontando un momento non facile a causa della depressione. Aveva inoltre anche dei problemi economici. Aveva lavorato come stagionale in estate. Il suo ex, ascoltato da chi indaga, avrebbe raccontato di come la donna, in più occasioni, avrebbe manifestato la volontà di compiere un gesto estremo. Non risultano però minacce al bambino o qualcosa che avrebbe fatto pensare a questo drammatico epilogo.
Il piccolo frequentava la quarta elementare del paese e quella mattina non era andato a scuola. Intorno alle 14.30, quasi in contemporanea con la denuncia di scomparsa, c’è stato il ritrovamento del cadavere di Najoua, riconoscibile dai piercing e dai tatuaggi.
Pare che il papà del piccolo Elia avesse chiesto aiuto, rispetto a quello che stava accadendo nella vita della sua ex moglie ma forse, non immaginava che ci fosse un pericolo anche per il bambino che, come raccontano le persone ascoltate in queste ore, era legatissimo alla sua mamma. A differenza di quanto successo a Muggia infatti, Najoua e il piccolo Elia erano unitissimi.
Eppure il bambino sarebbe stato ucciso in modo violento, sul suo corpo segni di arma da taglio e di strangolamento. Una storia che lascia davvero tutti sconvolti.