Valeria Bartolucci avrebbe aiutato Louis Dassilva nel depistaggio dopo l’omicidio di Pierina
Valeria Bartolucci sta mentendo e ha mentito anche in passato? Ha davvero aiutato Louis nelle fasi successive all'omicidio con il depistaggio?
Valeria Bartolucci mente per proteggere suo marito? Nel corso della puntata di Quarto Grado in onda il 2 maggio 2025, la giornalista Grazia Longo ha lanciato una indiscrezione che se fosse confermata, potrebbe portare all’ennesima svolta nel caso Pierina Paganelli. Secondo quanto detto nel corso della trasmissione di Rete 4, nelle ultime settimane chi indaga si starebbe concentrando su una pista che vedrebbe la moglie di Louis Dassilva, coinvolta nel depistaggio dopo l’omicidio di Pierina Paganelli.
“Si rafforza, secondo quanto risulta me – racconta la dottoressa Longo – quanto aveva anticipato Carmelo Abbate, l’ipotesi di un depistaggio successivo al momento del delitto di Pierina Paganelli e in cui emergerebbe la figura di Valeria: gli inquirenti si stanno concentrando sulla eventualità di un suo coinvolgimento in fase di depistaggio”.
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Valeria Bartolucci mente per coprire suo marito?
Mentre Louis Dassilva è in ospedale, dopo aver portato avanti per una settimana lo sciopero della fame e della sete, piovono dunque accuse pesantissime sulla testa di Valeria Bartolucci. Suo marito continua a proclamare la sua innocenza, tanto da arrivare a lasciarsi quasi morire pur di dare un forte segnale. La donna ribadisce di esser accanto a lui e di credere in tutto e per tutto al suo racconto, tanto che punta per l’ennesima volta il dito contro chi l’uomo in carcere lo ha mandato. E intanto, la sua posizione, potrebbe però cambiare.
In un primo momento nel corso del programma, si era anche accennato a una possibile iscrizione nel registro degli indagati della Bartolucci. Ma come ha confermato anche la sua avvocatessa, la dottoressa Rinaldi, non c’è nessun atto in questo senso e Valeria Bartolucci non è indagata nella vicenda legata all’omicidio di Pierina Paganelli, cosa che poi è stata anche rettificata nella trasmissione.
Gianluigi Nuzzi nel corso della puntata di Quarto Grado in onda il 2 maggio, ha chiesto maggiori informazioni alla sua giornalista. La Longo ha spiegato: “La discovery degli atti non è ancora avvenuta del tutto, potrebbe esserci Valeria al momento del depistaggio, dopo il delitto di Pierina Paganelli, anche se è soltanto una ipotesi al momento. Gli inquirenti hanno elementi che stanno analizzando e di cui non vogliono rendere notizia anche perchè la discovery degli atti non è ancora avvenuta, a breve ci sarà la chiusura delle indagini e a quel punto le carte saranno scoperte. Al momento non c’è comunque un cambio di posizione di Valeria, in questo momento non è indagata”.
Anche Carmelo Abbate conferma che gli inquirenti stanno lavorando su questa pista e che presto potrebbero esserci delle novità. Non si sa per certo chi ci fosse nelle ore successive nel garage, dopo l’omicidio di Pierina Paganelli. Il giornalista però ha commentato: “faccio fatica a pensare che fosse Manuela Bianchi“. E parlando del depistaggio ha aggiunto: “non mi stupirei se questa figura fosse Valeria Bartolucci”.
L’avvocatessa Rinaldi che difende da qualche mese Valeria Bartolucci non ha commentato in modo diretto questa notizia, anche perchè non ci sono atti ufficiali in merito ma sarebbero appunto, solo notizie di stampa. Nel corso della trasmissione ha dichiarato: “Valeria lo ha detto in tutti i modi possibili e inimmaginabili, è delusa, ferita e arrabbiata e sta cercando di riprendere in mano la propria vita, sul discorso della sua inattendibilità e le bugie vorrei solo significare che fino a questo momento Valeria non ha mai potuto leggere un atto del fascicolo di Pierina Paganelli al contrario di Manuela Bianchi, che ha avuto la possibilità di leggere fin dal primo momento ogni atto, e questo è stato un vantaggio”.
E ancora, parlando di Valeria Bartolucci: “ lei non è mai stata solo un testimone, da subito persona offesa ha sempre avuto la possibilità di leggere gli atti e questo è un passaggio fondamentale nella ricostruzione di questa cosa”.