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Sparito Gheddafi, che fine ha fatto il Maummar?

Che fine ha fatto Maummar Gheddafi? È la domanda che rimbalza di bocca in bocca e naturalmente non solo in Libia, tra i ribelli. Gheddafi, per decenni il leader indiscusso della Libia, che ho governato il paese in assolutismo, da ben 10 giorni è irrintracciabile. Non si fa vedere in Tv, non  si fa vedere […]


Che fine ha fatto Maummar Gheddafi? È la domanda che rimbalza di bocca in bocca e naturalmente non solo in Libia, tra i ribelli. Gheddafi, per decenni il leader indiscusso della Libia, che ho governato il paese in assolutismo, da ben 10 giorni è irrintracciabile. Non si fa vedere in Tv, non  si fa vedere in pubblico. Nessuno riesce a mettersi in contatto con lui, almeno nessuno che ha rapporti con la stampa.

Tutti si stanno chiedendo che fine ha fatto il rais libico che non rilascia dichiarazioni, né interviste in cui minaccia l’Italia o gli altri stati membri che stanno bombardando le postazioni militari del governo libico, aiutando i ribelli che intanto continuano ad avanzare anche se di poco.

A Misurata  ribelli hanno circondato le forze di Gheddafi, ma intanto queste continuano a bombardare la città.

Secondo i ribelli Gheddafi è fuggito dalla Libia, abbandonando il paese, ormai sconfitto e senza alcuna possibilità di rifarsi, il rais avrebbe lasciato prima di tutto il bunker più volte sotto tiro dalle forze dell’ONU e poi il paese, arrendendosi all’eventualità di aver perso contro i ribelli. Fuggito in un luogo sconosciuto dicono i ribelli dalla loro pagina di Facebook denominata “intimata del 17 febbraio”, mentre il 17 maggio è stato indicato come giorno della rabbia in tutta Tripoli.

L’ONU ha intanto chiesto l’immediato cessate il fuoco da parte delle forze governative e il ritorno al dialogo tra le due fazioni, per evitare ulteriore spargimento di sangue e ulteriori danni non solo alle persone ma anche alle strutture.

Dopo questa fase di ribellione, infatti, si dovrà pensare alla ricostruzione non solo delle strutture distrutte dai bombardamenti, ma come ogni guerra, anche delle persone che vivranno nel paese.

Teresa Corrado



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