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Libia, continuano i negoziati segreti tra ribelli e governo

Indiscrezioni affermano che il governo libico stia trattando con i ribelli per arrivare ad un accordo e far cessare la guerra civile che incombe da mesi sul paese. Secondo fonti il primo ministro francese Fillon, avrebbe partecipato ai negoziati a Djerba, in Tunisia ma la Francia smentisce attraverso il portavoce del Ministro, l’uomo non avrebbe […]


Indiscrezioni affermano che il governo libico stia trattando con i ribelli per arrivare ad un accordo e far cessare la guerra civile che incombe da mesi sul paese. Secondo fonti il primo ministro francese Fillon, avrebbe partecipato ai negoziati a Djerba, in Tunisia ma la Francia smentisce attraverso il portavoce del Ministro, l’uomo non avrebbe lasciato la Francia da giorni.

Il governo di Muammar Gheddafi è alla disperazione, ad affermarlo i ribelli che combattono il regime da mesi e che adesso si avvicinano alla capitale Tripoli sempre più, per riuscire a catturare il Colonnello e far cadere definitivamente il governo attuale.

Da Sirte, infatti, è stato lanciato un missile balistico Scud, contro le postazioni dei ribelli che, per fortuna, non ha colpito il bersaglio. Probabilmente era diretto sulla città di Brega, che in questo momento è in parte in mano ai ribelli, ma ha sbagliato bersaglio, cadendo nel deserto.

Le forze di Gheddafi posseggono al loro attivo ben 200 Scud, che il Colonnello può utilizzare per colpire le forze ribelli o alleate che continuano a bombardare  la capitale, centrando punti strategici del rais. Ma gli Scud sono anche fonte di preoccupazione per gli alleati perché hanno una gettata di 800 km e, già nel 1986 furono indirizzati due Scud contro l’isola di Lampedusa, in risposta ad un raid aereo degli Stati Uniti contro Tripoli.

Intanto si moltiplicano le defezioni di ministri e uomini schierati con il colonnello Gheddafi, l’ultima è che darebbe la notizia della fuga del ministro dell’interno libico, Mabrouk, arrivato nella capitale egiziana con 9 membri della sua famiglia, ufficialmente in vacanza.

Intanto proseguono i colloqui sotto strettissimo riserbo tra le delegazioni dei ribelli e quella del governo libico, in Tunisia, a cui partecipa anche un rappresentante dell’Onu, inviato da Ban Ki-moon.

Teresa Corrado



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