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Siria ultime notizie, Assad parla di riforme e sicurezza

Siria ultime notizie-Non ha nulla di nuovo il discorso rivolto da Bashar al Assad alla nazione, che è andato sulla tv di Stato. Il presidente ha risposto anche a delle domande, ma ha esortato con una frase che non aveva nulla di nuovo. “La situazione in Siria sta migliorando”, queste le parole che non hanno […]


Siria ultime notizie-Non ha nulla di nuovo il discorso rivolto da Bashar al Assad alla nazione, che è andato sulla tv di Stato. Il presidente ha risposto anche a delle domande, ma ha esortato con una frase che non aveva nulla di nuovo. “La situazione in Siria sta migliorando”, queste le parole che non hanno annunciato né la fine della repressione, né gli arresti e deciso a non cedere nemmeno alle esortazioni dei leader internazionali che hanno chiesto a più voci la fine dei massacri che si stanno perpetuando in Siria ormai da cinque mesi.

Assad ha accusato le manifestazioni e i partecipanti alle stesse, perché da semplici proteste s sono trasformate in azioni armate, ma a confermare le sue parole c’è solo l’agenzia di Stato, perché all’inizio della protesta tutti i giornalisti internazionali sono stati mandati via dal paese, mentre giungono attraverso la rete internet dei video che sconfessano le parole del leader siriano. Assad continua a fare promesse, a dichiarare che si sta lavorando per un cambiamento della costituzione e per la promulgazione di leggi più liberali, oltre alle elezioni legislative entro la fine dell’anno. Un’intervista che ripercorre le stesse parole e offerte degli altri interventi in tv di Assad, ma che non hanno avuto riscontri reali.

Inoltre il presidente ha assicurato che in ambito di sicurezza, sono stati raggiunti dei successi che non avrebbe annunciato adesso.

La Ue, intanto, ha deciso per martedì nuove sanzioni per la Siria in risposta all’atteggiamento di Assad che prima aveva annunciato anche a Ban Ki-moon, segretario generale dell’Onu, la fine della repressione e invece, ha continuato a bombardare le città e a sparare sui manifestanti che continuavano a protestare, oltre agli arresti di massa effettuati nelle città circondate dai soldati.

Una braccio di ferro soprattutto diplomatico che sembra non trovare una via d’uscita anche se Assad continua a ribadire che il processo di riforma sarà politico e non militare.

Teresa Corrado



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