News e Cronaca

Francesco Zaccaria, i funerali a Taranto tra rabbia e dolore

I funerali di Francesco Zaccaria si sono svolti ieri: ecco le ultime notizie.

Si sono svolti ieri, tra rabbia e dolore, i funerali di Francesco Zaccaria, il giovane 29enne morto durante il tornado che ha investito Taranto mercoledì scorso. Ricordiamo che al momento della forte tromba d’aria, Francesco, operaio dell’Ilva di Taranto, si trovava nella cabina di una gru, per lavorare. Il vento lo ha letteralmente spazzato via e scaraventato in mare. Il suo corpo è stato ritrovato due giorni dopo, dai sommozzatori, ancora rinchiuso nella cabina della gru. Una morte atroce e violenta, un destino beffardo. Ieri la chiesa, per i suoi funerali, era letteralmente gremita. Erano tutti lì per lui, in silenzio, con le lacrime sotto gli occhiali da sole, a dargli l’ultimo saluto. Il vescovo di Taranto, che ha celebrato i funerali, ha parlato della fragilità della vita umana: “Come siamo fragili. In un istante tutto può essere distrutto”, ha detto. Monsignor Santoro, il vescovo, ha ricordato la tragedia che ha investito Francesco: «In pochi secondi passa l’angelo dell’apocalisse. Non abbiamo il dominio della natura», ha detto, parlando del tornado che si è abbattuto su Taranto mercoledì scorso. I familiari e la fidanzata di Francesco, la ragazza con cui era andato a convivere giusto tre giorni prima della tragedia, sono devastati dal dolore. Attorno a loro ci sono circa mille persone, per dimostrare l’affetto e la vicinanza per una morte così assurda. Il vescovo ha parlato anche dell’incontro che ha avuto poco prima del funerale, con la mamma di Francesco, ammalata di Sla: 

«Mi ha detto: ‘il Signore in tutte le prove della mia vita mi ha aiutato. Anche Gesù è morto sulla croce. Ed io continuo a credere’. Questo è un vero messaggio di speranza. La speranza per questa terra riparte dall’unità. Per questo – ha spiegato Santoro – il sacrificio di Claudio e di Francesco non sono stati vani. Diciamolo chiaramente: la nostra città è divisa, lacerata. Tra chi sostiene il lavoro e la continuità della produzione e chi sostiene la causa della salute e chi si defila nelle teorie e nell’indifferenza perchè la cosa non lo tocca nella malattia o nello stipendio. Questi valori, il lavoro e la salute non si possono opporre, ma dobbiamo ripartire da qualcosa che li metta insieme».

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