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‘Ndrangheta, blitz in Emilia Romagna: arrestato anche il Presidente del Consiglio Comunale di Piacenza

Nella notte un blitz ha portato ad alcuni arresti per quanto riguarda la 'ndrangheta in Emilia Romagna

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‘Ndrangheta, blitz in Emilia Romagna: tra gli altri, è stato arrestato anche il Presidente del Consiglio Comunale di Piacenza, Giuseppe Caruso. Si tratta di un esponente politico di Fratelli d’Italia, finito in manette nella notte nell’ambito dell’operazione Grimilde. Gli arresti sono avvenuti su ordine della Dda di Bologna. Le ordinanze di custodia cautelare sono state sedici, e tra gli arrestati ci sono il boss Francesco Grande Aracri, insieme ai figli Paolo e Salvatore. Il boss era già stato condannato per associazione mafiosa e risiedeva in provincia di Reggio Emilia, precisamente a Brescello. Questo blitz della ‘ndrangheta è avvenuto a seguito di una maxi inchiesta che aveva l’obiettivo di smantellare l’organizzazione mafiosa in Emilia Romagna.

‘NDRANGHETA, BLITZ DELLA POLIZIA IN EMILIA ROMAGNA: ARRESTI, PERQUISIZIONI E SEQUESTRI NELLA NOTTE

Il blitz avvenuto nella notte colpisce la ‘ndrangheta in Emilia Romagna. Ha avuto luogo a seguito di una maxi inchiesta nell’ambito della quale ci sono settantadue persone indagate. Inoltre sono state effettuate cento perquisizioni. Si è provveduto infine a sequestrare beni per un valore che si attesta su diversi milioni di euro.

Ad entrare in azione questa notte, nelle province di Bologna, Reggio Emilia, Modena, Parma, Piacenza e anche Crotone, sono stati ben 300 poliziotti. Gli agenti hanno dunque eseguito gli ordini del Gip di Bologna mettendo in manette diverse persone, tra cui Giuseppe Caruso, presidente del Consiglio Comunale di Piacenza, nonché politico di Fratelli d’Italia.

FINISCE IN MANETTE ANCHE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PIACENZA, GIUSEPPE CARUSO

L’inchiesta si è basata su un clan della ‘ndrangheta che opera in Emilia Romagna, che fa parte della cosca dei cutresi. Caruso, che oltre ad essere presidente del Consiglio Comunale di Piacenza è anche funzionario dell’Agenzia delle Dogane, farebbe parte dell’organizzazione mafiosa. Il clan sarebbe stato particolarmente attivo nel giro dell’usura, delle estorsioni e del riciclaggio. A tal fine era stata messa in piedi una fitta rete di prestanome di cui nessuno avrebbe mai potuto sospettare. I sequestri operati nella notte hanno riguardato diverse attività commerciali, delle società, e anche attività di ristorazione. Sono stati sequestrati anche alcuni conti correnti bancari.

A commentare il blitz contro la ‘ndrangheta avvenuto in Emilia Romagna, è stato il ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha detto: “Nessuna tregua e nessuna tolleranza per i boss, avanti tutta contro i clan”. Si tratta sicuramente di un duro colpo all’organizzazione criminale in Emilia Romagna, e ulteriori indagini contribuiranno a chiarire ulteriormente la natura dell’organizzazione criminale.



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