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Borgo Virgilio: nasconde il cadavere della madre per 3 anni e va travestito all’anagrafe

Per tre anni avrebbe nascosto il corpo della madre morta continuando a percepire la pensione e andando negli uffici travestito da lei. E' successo a Borgo Virgilio

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Borgo Virgilio (Mantova) – Una vicenda dai risvolti inquietanti ha scosso il comune mantovano di Borgo Virgilio, dove un uomo di 57 anni è stato denunciato dopo aver tentato di appropriarsi dell’identità della madre, morta anni fa, allo scopo di continuare a riceverne la pensione.

L’uomo si è presentato allo sportello dell’anagrafe indossando abiti femminili e una parrucca, nel tentativo di farsi passare per l’anziana parentale e ottenere il rinnovo del documento di riconoscimento. La discrepanza tra l’aspetto reale del richiedente e l’identità dichiarata non è però sfuggita agli impiegati comunali, che lo hanno invitato a ripresentarsi successivamente con un abbigliamento ritenuto “più consono”.

Quando il 57enne è tornato negli uffici, ha trovato ad attenderlo gli agenti della polizia locale, allertati dal sospetto di una possibile frode.

Borgo Virgilio, il ritrovamento del corpo nascosto in cantina

Le verifiche avviate dalle forze dell’ordine hanno condotto a una scoperta ancor più macabra. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il corpo della donna – deceduta per cause naturali diversi anni fa – sarebbe stato occultato nella cantina dell’abitazione familiare.

Le condizioni della salma, ormai in avanzato stato di decomposizione, hanno reso necessario l’intervento dei servizi sanitari e il trasferimento al reparto di medicina legale di Mantova per approfonditi accertamenti. Gli investigatori stanno cercando di stabilire la data esatta del decesso e da quanto tempo il corpo fosse nascosto, anche se al momento non risultano segni di manomissioni o interventi esterni.

Indagini sulla pensione e sui flussi economici

Parallelamente al ritrovamento del corpo, è emerso che il 57enne avrebbe continuato a incassare ogni mese la pensione della madre defunta, senza mai comunicare il decesso all’Inps. Le indagini economiche in corso puntano a quantificare l’illecito guadagno accumulato negli anni e a verificare eventuali documenti o comunicazioni falsificate per mantenere attiva l’erogazione del trattamento previdenziale.

La posizione dell’uomo è ora al vaglio della magistratura. A suo carico si profilano almeno due ipotesi di reato: occultamento di cadavere e truffa aggravata ai danni dello Stato. Gli investigatori stanno ascoltando persone informate sui fatti e acquisendo tutta la documentazione utile a ricostruire con precisione la dinamica degli eventi, dalla mancata denuncia del decesso alla gestione delle somme indebitamente percepite.

Gli esami medico-legali sulla salma forniranno ulteriori elementi per definire il quadro investigativo e stabilire le responsabilità del 57enne in una vicenda dai contorni tanto tragici quanto assurdi.

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