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Giorgia Soleri in ospedale: un pazzo sabato sera ma poi stringe i denti

Giorgia Soleri ieri sera era in ospedale, mostra parte della sua sofferenza per dare voce a chi soffre quanto lei

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Sabato sera in ospedale per Giorgia Soleri, ormai è abituata e lo sono in parte anche i follower che la seguono da tempo ma non per questo c’è meno dolore e preoccupazione. L’influencer, che sta portando avanti una gran battaglia per vedere riconosciute malattie come la vulvodinia, di cui soffre da anni e come lei tantissime altre ragazze, donne, si è dovuta recare in pronto soccorso. Giorgia Soleri non aggiunge molto alle sue stories, ne ha già parlato così tante volte delle sue sofferenze. Mostra la flebo con i farmaci che la aiuteranno a stare meglio, rassicura tutti che sta già meglio, altrimenti è evidente che non sarebbe riuscita a scattare nemmeno la foto. Poi gli scatti a casa nel suo letto con il gatto che le tiene compagnia e la fa sorridere. Non dice nulla la Soleri ma tutti pensano che il motivo della richiesta di aiuto in ospedale sia per la malattia che fino a poco tempo fa era del tutto sconosciuta.

Giorgia Soleri: “Pazzo sabato sera”

Poi aggiunge: “Sto già meglio, in preoccupatevi”. Quando condivide o racconta parte del suo dolore lo fa per sensibilizzare, lo fa per raggiungere gli obiettivi che sono fondamentali, che vengano riconosciuti diritti a chi soffre di endometriosi, di vulvodinia. Lo scorso anno ha mostrato un pezzetto della sua esperienza in ospedale per l’operazione a cui si è dovuta sottoporre e che in parte le ha dato sollievo. Per anni la fidanzata di Damiano dei Maneskin ha sopportato dolori atroci senza conoscere la causa, poi la diagnosi.

Una donna su sette soffre di vulvodinia ma ancora oggi se ne parla poco, forse per imbarazzo ma Giorgia Soleri ha anche raccontato che in passato i medici le dicevano di bere un bicchiere di vino e di cambiare partner se durante i rapporti provava dolore. Era solo una piccola parte della sofferenza. Ha passato due mesi sdraiata a letto perché il dolore era così forte che le comprimeva il nervo sciatico e non riusciva nemmeno a mettere i piedi a terra. Dolori e sofferenze che appartengono a tante ragazze che si sentono dire di essere sane e invece la vulvodinia deve essere riconosciuta come patologia invalidante. Giorgia ha una forza incredibile, oggi ha tante cose da fare e stringe i denti.

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