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La telefonata di Paolo Bonolis ad Antonella Clerici: “La figlia mangiava solo vedendo me”

A Tv Sorrisi e Canzoni Antonella Clerici racconta dell'amicizia con Paolo Bonolis e molto altro

E’ a Tv Sorrisi e Canzoni che Antonella Clerici racconta a dove nasce il suo legame con Paolo Bonolis. Non solo colleghi ma se Antonella Clerici deve fare una classifica e citare i suoi colleghi per lei più importanti Bonolis non manca mai. Ovvio il legame fraterno con Carlo Conti e Fabrizio Frizzi ma la conduttrice ricorda la telefonata ricevuta da Paolo prima del loro festival di Sanremo. Nel 2005 lui la volle sul palco dell’Ariston, una coppia che tutti ricordano, un festival di gran successo. Quando lui la chiamò le disse che sua figlia Silvia mangiava solo quando la vedeva in televisione perché portava allegria, portava il buonumore. Poi le disse che la voleva al suo Sanremo e le motivazioni erano proprio quelle.

LA FIGLIA DI PAOLO BONOLIS MANGIAVA SOLO GUARDANDO ANTONELLA CLERICI IN TV

Silvia, la primogenita di Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli, era piccolissima, oggi a 18 anni e quella telefonata risale a 16 anni fa. Per Paolo era un segno importante, vedere sua figlia serena mentre guardava i programmi della Clerici, immaginiamo soprattutto La prova del cuoco. La piccola appena è stata sottoposta a un delicato intervento al cuore che purtroppo le ha causato seri problemi.

Immediata la risposta di Antonella alla domanda su quali siano i colleghi per lei più importanti: Quelli che per amicizia o per lavoro ho conosciuto megliofuori dalla lista Carlo Conti, l’amico del cuore – Paolo Bonolis perché nel 2005 mi volle con lui a Sanremo e mi diede fiducia. Quando mi chiamò mi disse: ‘Mia figlia Silvia mangia solo quando ti vede in televisione: tu sei una che porta il buonumore e l’allegria, e ti vorrei nel mio Sanremo per questo’”. Parole che la conduttrice di E’ sempre mezzogiorno non dimentica.

Dalla morte di Fabrizio Frizzi la spinta verso la scelta di mollare La prova del cuoco: “Non avevo più motivazioni, non ho più sentito l’appoggio della mia azienda. C’è stato un concatenarsi di eventi e ho detto: ‘Meglio chiudere così e basta. O verranno tempi migliori, o comunque ho fatto una bella carriera’”. I tempi migliori sono arrivati.

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