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Sanremo 2020: Benigni racconta il Cantico dei Cantici ma i social si dividono

Roberto Benigni a Saremo 2020 per spiegarci il Cantino dei Cantici ma sui social crescono i malumori

Nella terza lunghissima serata del Festival di Sanremo 2020, abbiamo assistito ad una nuova carrellata di ospiti: dallo stabile Tiziano Ferro (con due brani fra cui l’inedito Amici per Errore), Mika, Luis Capaldi, le giovani protagoniste della serie tv L’Amica Geniale e – dulcis in fundo – anche Roberto Benigni. Il premio Oscar si è presentato al cospetto del Teatro Ariston alle ore 22:55 per poi proseguire con un intervento di 30 minuti netti, dunque fino alle ore 23:25.

Ma cosa ha raccontato Roberto Benigni in questa mezz’ora di presenza sul palco del Festival di Sanremo 2020? Il suo intervento nella kermesse ligure è partito addirittura dalla passerella esterna al teatro: l’attore si è fatto scortare fino alle porte d’ingresso da una banda musicale. Poi, una volta raggiunto Amadeus, Benigni ha iniziato il suo spiegone…

Sanremo 2020: Benigni racconta il Cantico dei Cantici

In sintesi, Roberto Benigni ha fatto un lungo preambolo per spiegare e parafrasare il contenuto del Cantico dei Cantici presente nella Sacra Bibbia: “Canterà il Cantico dei Cantici che è la più bella mai scritta e sta nella Bibbia. Parla di amore, amore fisico: sono due giovani che si amano l’un l’altro. È la prima canzone della storia dell’umanità, è come Imagine o Yesterday dei Beatles e non l’ha mai fatta nessuno in tv”.

In seguito, Roberto Benigni entra più nel dettaglio, spiegando alcuni lati del Cantino: “E’ un inno alla femminilità. Molti autorevoli commentatori pensano che l’autore sia una donna. Ma… come è possibile? 2400 anni fa una donna potrebbe avere scritto il libro più santo e anche quello più erotico? È un libro erotico santissimo. Pensate alla Bibbia piena di dolore, sciagure, si arriva al Cantico dei Cantici e la violenza scompare. E allora perché lo volevano levare? Perché c’è qualcosa che fa più paura, l’amore, un frammento di infinito…”

L’attore si è anche concesso qualche battutina a tema politico: “Mi dicono che a Sanremo è cambiato il sistema di voto: ora si può votare anche via citofono. Si può citofonare e dire: qui c’è gente che canta! […] Io l’ho presentato il Festival, era il trentesimo. Ora con il settantesimo raggiungo quota 100 ma a Sanremo avrei sempre voluto cantare, ho provato in tutti i modi, mandai ‘L’Inno del Corpo Sciolto’ ma non fu accettata”.

Sanremo 2020: il pubblico si divide su Benigni

La durata mostruosa dello spazio di Benigni ha ovviamente spaccato il pubblico fra amanti dello “spiegone culturale” e detrattori: del resto il Festival di Sanremo è una kermesse musicale e per l’alta cultura ci sono sicuramente altri spazi e altri modi.

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