Programmi TV

La forza di Chloe Facchini nel raccontare il suicidio della madre

Quando dolore nella vita di Chloe Facchini, più di tutto il suicidio della madre

facchini oggi è un altro giorno

Dalla cucina di E’ sempre mezzogiorno alla poltrona di Oggi è un altro giorno Chloe Facchini ha il pregio di essere sempre se stessa. Una donna meravigliosa e “Donna” è il titolo del suo libro, è una dedica a sua madre. Si è suicidata nel 2010, un finale tragico in una vita che alla chef ha fatto tanto male. Chloe Facchini inizia il suo racconto parlando della separazione dei suoi genitori, del periodo difficile che sua madre ha dovuto affrontare. Ne parla mettendosi in secondo piano, pensa a lei, a mamma Manuela. “Sai di chi è figlia questa?” è la domanda che una donna col passeggino in strada fece a sua madre. “Ricordo che mia madre quando me lo raccontava si gelava il sangue. Questa bambina era identica a mio padre, lui aveva un’altra famiglia, la nostra ufficiale e l’altra era quella ufficiosa”. Era piccola Chloe, era Riccardo, suo padre non era quasi mai a casa, diceva per lavoro. In quel momento la madre prese tutte le sue forze e cacciò il padre di casa ma iniziò il periodo più brutto, mamma Manuela iniziò a spegnersi. “Cercava di fare la brava mamma ma iniziò a bere. Io ricordavo sempre i momenti più brutti, faceva addirittura fatica a guardarmi in faccia perché somigliavo troppo a mio padre. Io da un lato cercavo mio padre perché non lo avevo mai avuto ma vedevo mia madre che stava male. Adesso io capisco la disperazione di questa donna perché vieni lasciata da sola e hai due figli”.

Chloe Facchini a Oggi è un altro giorno

Aveva solo 7 o 8 anni e vedeva sua madre che al mattino faceva fatica ad alzarsi dal letto: “La sera non sapevo se tornava e come stava, se arrivava a casa non era in grado di farmi da mangiare, si andava a mettere a letto. Ho imparato a crescere in fretta”.

Nel libro racconta i cambiamenti della sua vita ma a Oggi è un altro giorno è della mamma che parla, il libro è per lei. “Nel 2010 si è suicidata. In quel momento ero riuscita a ricostruire un rapporto con mia madre, veniva a casa mia, si era risposta. Nel giro di mesi lei aveva collezionato le pillole che gli prescriveva il dottore, lei si è preparata… è morta il 13 agosto, ha scelto il venerdì 13, era una persona che sceglieva le cose che avessero un significato. Io ero in ferie dovevo tornare il 20 ma non c’è stato niente da fare”.
E’ il come ha saputo tutto che l’ha sconvolta: “La telefonata di suo marito con freddezza… mi ha detto che la mamma era andata via. Mi è crollato il mondo, è qualcosa di indescrivibile perché ti strappa le viscere da dentro. E la morte di questo tipo è una cosa indescrivibile perché ti resta il dubbio se potevi fare qualcosa di più”.

Chloe Facchini si è sentita sempre diversa, inadeguata: per la separazione dei genitori, perché era una donna in un corpo di uomo, per il suicidio della madre. Nessuna critica né giudizio nei confronti della mamma ma solo amore. Ed è anche l’amore per se stessa che le ha dato la serenità riuscendo ad affrontare tutto. Un percorso difficile ma la vera forza è la sua e la storia di Chloe può diventare la forza di altre persone.

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.