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La malattia di Lucia, Lino Banfi ha desiderato la morte di sua moglie

Per la prima volta Lino Banfi racconta come è morta sua moglie Lucia. Tanto dolore fino a desiderare la sua morte

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Lino Banfi per la prima volta racconta fino in fondo della malattia di Lucia, della morte di sua moglie, perché a portarla via non è stato l’Alzheimer. Ha scelto Verissimo Lino Banfi per confessare una cosa mai detta: che ha desiderato la morte di sua moglie, che ha visto la sua amata Lucia soffrire così tanto da chiedere a Dio di farle chiudere gli occhi per sempre. Ha un modo speciale di raccontare le cose, anche quelle più dolorose. Lino Banfi si commuove spesso, gli occhi diventano rossi, le labbra tremano e lui cerca di non far scendere le lacrime. Racconta tutto come fosse un film il suo film, quello dal finale più brutto. “Sono più o meno bravo a fare i film e stavo seguendo la sceneggiatura dell’Alzheimer, la seguivo bene sapevo la parte a memoria, io ero in linea con una sceneggiatura, con quello che avrei detto quando il professore mi diceva ‘Lino può darsi che adesso siamo in una fase che ogni film che vede, ogni traduzione che vede dall’inizio dice che già l’ha vista quindi, tu abituati anche a questa cosa. E io quando Lucia mi diceva ‘l’ho già visto’ io dicevo io non me lo ricordo amore e lei diceva ‘può darsi che tu non c’eri quel giorno va bene. Poi dopo un po’ e sempre con gli avvertimenti telefonici del professore che mi diceva ‘dici che l’hai visto pure tu ,che quella è più contenta se non capisce che c’è qualcosa che non va’ e così siamo andati avanti ma improvvisamente è cambiata la sceneggiatura, è cambiato il film, la scenografia dall’Alzheimer non era più Alzheimer”.

Lucia è morta per un tumore al cervello


“Sono iniziate le crisi epilettiche, terribili, quindi antiepilettici che sono farmaci terribili di una distruzione però ci vogliono per bloccare alcune cose. Dopo un po’ abbiamo fatto la risonanza e nell’arco di 10 15 giorni abbiamo fatto l’altra risonanza e si vedevano delle macchie al cervello; dopo due giorni era tumore al cervello. Vedi tutta un’altra sceneggiatura, tu non capisci più niente dove stiamo o cosa facciamo e allora ti dico una cosa che non ho detto ancora a nessuno io nonostante sia cattolicissimo, nonostante sappiamo di queste lettere che mi ha scritto il Papa”. Lino Bandi continua a parlare senza sosta perché sa che sta per dire una cosa terribile, che gli fa male, ma è la verità e fa capire il dolore di quel momento.

“Nonostante questa vicinanza di fede io quel giorno che ero arrabbiato, ero arrabbiato molto e quella arrabbiatura mia nell’arco di due giorni quando capii la vera situazione si trasformò in una supplica, dissi ‘ti supplico falla morire’ siamo arrivati a questo punto”.

Non è facile per l’attore raccontare tutto questo ma pensa che forse qualcuno l’ha ascoltato davvero, perché Lucia è morta poco dopo, non era già più presente, è morta apparentemente serena.

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