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La vedova di Stefano D’Orazio: “Quel messaggio mi è arrivato alle 7 del mattino”

La vedova di Stefano D'Orazio parla del dolore che cambia ma quei messaggi li conserva tutti e fanno male

stefano d'Orazio moglie

Oggi sono cinque anni che Stefano D’Orazio è morto. A La volta buona il 6 novembre 2025 Tiziana Giardoni, l’ex moglie di Stefano D’Orazio porta quei messaggi, li conserva tutti. Il dolore si trasforma, cambia ma non fa meno male, per lei è difficile rivedere le immagini del matrimonio, rileggere quelle frasi che il batterista dei Pooh le scriveva.

Dal primo messaggio che Stefano D’Orazio le scrisse il giorno dopo averla conosciuta fino all’ultimo quando era in ospedale. Tiziana Giardoni li conserva tutti e tutto racconta chi era suo marito >>> Leggi qui “Dopo la morte di Stefano D’Orazio mi sono aiutata da sola”

La vedova di Stefano D’Orazio a La volta buona 

“Stefano D’Orazio era un poeta e quel messaggio è stato molto bello perché comunque è un messaggio che mi è arrivato alle 7 della mattina. Io l’avevo conosciuto la sera prima quindi, era molto tardi e io alle 7 della mattina ricevo questo messaggio da quest’uomo che mi aveva colpito ma non ero riuscita a parlarci più di tanto”.

Tiziana non sapeva chi fosse Stefano: “Io l’ho scoperto il giorno dopo quando siamo andati a cena insieme… io non ero una fan dei Pooh quindi di conseguenza non è che potevo associare Stefano ai Pooh…”.

 Lei conserva anche gli ultimi messaggi, fino alla fine lui le parlava degli altri in ospedale: “Fino alla fine lui è stato generoso e gli ultimi messaggi ce li ho ovviamente impressi nella mia testa perché lo cercavo il giorno dopo che era stato ricoverato in ospedale e chiedevo notizie, gli dicevo ‘ti prego rispondimi’ ma non mi rispondeva”. Poi a un certo punto Stefano ha risposto. Si sono scambiati poche battute, Tiziana gli ha chiesto di essere forte, gli ha chiesto con chi fosse nella stanza. C’erano altre 8 persone con D’Orazio.

“Lui mi ha detto ‘c’è gente che sta peggio di me’ e questo è stato il suo ultimo messaggio perché poi da lì non l’ho più sentito, non c’è stato più nulla ma dimostra chi era Stefano. Lui era malato, stava in una situazione ovviamente drammatica ma l’ultimo messaggio che mi ha mandato è stato proprio per gli altri”.

Il dolore ci sarà per sempre ma cambia: “nel senso che si si va avanti e cerchi di aggrapparti ai ricordi, alle cose belle che comunque lui mi ha dato, perché mi ha lasciato moltissimo e da questo ne traggo forza, sono più forte di prima e ho voglia di continuare i suoi progetti e lo sto facendo, lo faccio perché glielo devo e mi fa star bene questo ricordarlo sempre”.

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