Programmi TV

Massimo Lovati fa perdere la pazienza a Bruno Vespa (VIDEO)

Massimo Lovati sempre più personaggio televisivo fa infuriare anche Bruno Vespa definendo Porta a Porta un programma di intrattenimento

massimo lovati fa infuriare bruno vespa

Momenti di tensione nella puntata di Porta a Porta andata in onda mercoledì 15 ottobre su Rai1. Durante il dibattito dedicato al caso di Garlasco, il conduttore Bruno Vespa ha perso la pazienza nei confronti dell’avvocato Massimo Lovati, ex legale di Andrea Sempio, recentemente escluso dalla difesa.

L’incontro televisivo, nato per approfondire uno dei delitti più discussi degli ultimi anni, si è trasformato in un acceso confronto sul ruolo dell’informazione nei programmi televisivi. Del resto, chi ha imparato a conoscere Massimo Lovati in questi mesi, non si aspettava nulla di diverso, strano che ancora non lo abbiano compreso giornalisti e conduttori ( o forse lo sanno bene ed è anche per questo che continuano a invitarlo).

Massimo Lovati fa perdere la pazienza a Vespa

L’avvocato Massimo Lovati, collegato in diretta, ha espresso un punto di vista che ha immediatamente acceso il dibattito in studio. Nel suo intervento, ha definito Porta a Porta un programma “di intrattenimento come tanti altri”, sottolineando la dimensione mediatica assunta dal caso di Garlasco nel corso del tempo.

Le sue parole non sono piaciute né a Bruno Vespa né agli altri ospiti presenti. Il conduttore ha infatti ribadito con fermezza la natura informativa della trasmissione, ricordando che Porta a Porta è da sempre considerato un programma di approfondimento giornalistico e non di spettacolo.

La reazione di Vespa e degli ospiti

Anche il direttore del settimanale Oggi, Andrea Biavardi, è intervenuto difendendo il lavoro dei giornalisti e sottolineando come l’informazione, soprattutto quando tratta temi di cronaca nera, debba mantenere un tono rispettoso e distante dalle logiche dell’intrattenimento. A quel punto, il clima si è fatto più teso. Vespa ha voluto chiarire che la sua trasmissione non ha nulla a che fare con format più leggeri o di stampo spettacolare, evidenziando come Porta a Porta tratti da decenni argomenti di attualità e di interesse pubblico.

Io faccio il giornalista da 45 anni e non faccio intrattenimento sugli omicidi e sui delitti in cui è morta una ragazza, mi dispiace ma io l’intrattenimento lo divido dall’informazione, sono qui a Porta a Porta anche per questo, io non faccio intrattenimento su cose del genere, questa accusa non la accetto” ha detto Andrea Biavardi dopo aver ascoltato le parole di Massimo Lovati.

Nonostante le precisazioni, Lovati ha mantenuto la propria posizione, sostenendo che anche i talk show di informazione, in parte, abbiano una componente di intrattenimento, legata al modo in cui i contenuti vengono raccontati e percepiti dal pubblico. Vespa ha perso la pazienza con Lovati: “Questa non è una trasmissione di intrattenimento, abbia pazienza, vede qualcuno ballare? Vede qualcuno giocare, qualcuno appeso ai lampadari? Qualcuno che apre i pacchi? No, quella è un’altra cosa. Abbia pazienza, rispettabilissima, ma…

La discussione tra il conduttore e l’avvocato ha mostrato due visioni opposte: da un lato la difesa della purezza giornalistica, dall’altro una riflessione più ampia sul confine sempre più labile tra informazione e spettacolo televisivo.

L’episodio non è passato inosservato sui social, dove molti utenti hanno commentato il botta e risposta. Alcuni hanno lodato Bruno Vespa per aver difeso la credibilità del suo storico programma, mentre altri hanno riconosciuto in Massimo Lovati una provocazione utile a interrogarsi sul modo in cui la televisione contemporanea affronta i temi di cronaca nera. “L’avvocato quello che dice è vero, l’avvocato ha una funzione ha una missione verso la verità e la dimostra anche nelle trasmissioni di intrattenimento” ha detto Massimo Lovati, che ormai ha imparato a usare il mezzo televisivo a suo piacimento.

Come dicevamo prima, ormai da mesi, Massimo Lovati, ha mostrato il suo volto in tv e dunque, sappiamo bene che cosa aspettarci. Perchè poi continuare a invitarlo, se il suo stile non piace, adesso che non è neppure l’avvocato di Sempio?

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