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Chirurgia estetica sotto la mascherina: crescono le richieste nell’era del covid

In piena emergenza coronavirus, cresce il ricorso alla chirurgia estetica da parte degli italiani. E’ boom di blefaroplastica e lifting del sopracciglio. Stupisce la performance della gluteoplastica.

Le restrizioni imposte per fronteggiare l’emergenza coronavirus hanno determinato, in ambito sanitario, il crollo delle prestazioni mediche tradizionali mentre, in ambito economico, c’è stato un vero e proprio boom di tutti quei settori che hanno tratto più beneficio dalla maggiore permanenza a casa degli italiani.

Se tutto questo non stupisce più di tanto, a colpire invece è il boom registrato da un segmento di mercato che mai e poi mai si poteva pensare essere capace di una simile performance in questo momento.

Parliamo di benessere del corpo e, più nel dettaglio, di chirurgia estetica.

Sembra quasi essere assurdo ma nel corso del lockdown la richiesta di interventi di chirurgia estetica ha registrato un forte rialzo. Così, nel momento in cui le restrizioni si sono allentate, tantissimi italiani hanno finalmente realizzato il loro sogno eseguendo gli interventi programmati.

Dietro a questo boom inatteso ci sono state precise ragioni di ordine psicologico a partire dalla volontà di tornare a sentirsi bene e in pace con se stessi dopo un lungo periodo di restrizioni. Così, non solo la stragrande maggioranza degli interventi programmati non è stata cancellata ma se ne sono aggiunti anche di altri. Sicuramente il fatto che il lockdown sia finito poco prima dell’estate ha contribuito ulteriormente a rafforzare la richiesta di interventi estetici.

Chirurgia estetica dopo il lockdown: sguardo e occhi tornano protagonisti

Ma quali sono stati gli interventi estetici più richiesti? Pur essendo vero che tutto il settore ha riscontrato una forte crescita della domanda, è altrettanto vero che alcuni ambiti hanno fatto meglio di altri. E allora non c’è nulla di cui stupirsi se a registrare un vero e proprio e boom è stata la domanda di blefaroplastica ossia la richiesta di interventi alle palpebre. In tanti hanno deciso di tornare a guardare il mondo esterno, quello che va oltre la propria abitazione, eliminando borse ed eccesso di pelle sulle ciglia. Non solo.  Sempre tra gli interventi più richiesti anche il lifting del sopracciglio. Il ritocchino in questa zona punta a mettere in  evidenza il colore e la forma degli occhi.

E’ un caso che tra i trattamenti più richiesti ben due abbiano riguardato occhi e sguardo? Assolutamente no, perché è impossibile non vedere in questo primato un segnale preciso della volontà di tornare a guardare persone e cose senza più il filtro della mascherina (oggi nuovamente obbligatoria anche all’aperto).

Come dire, dopo mesi passati dietro ad una mascherina, l’intervento estetico di rivitalizzazione dello sguardo diventa un mezzo per tornare alla normalità. Un’esigenza, questa, comune sia agli uomini che alle donne e infatti la domanda di interventi estetici sullo sguardo è stata alta per entrambi i sessi.

Il dato che non ti aspetti: boom delle richieste di gluteoplastica

Se la crescita della domanda di  interventi estetici agli occhi è comprensibile in ottica “liberazione” dalla mascherina, il boom registrato dopo il lockdown dai ritocchino su un’altra area del corpo lascia a bocca aperta. Ebbene a crescere dopo la fase più acuta del covid19, è stata la domanda di gluteoplastica ossia di interventi nell’area dei glutei. Per comprendere le ragioni per cui tanti italiani si sono rivolti dal chirurgo estetico per avere glutei sodi e rotondi, non si può prescindere dal considerare il timing.

Come accennato già in precedenza, il fatto che l’allentamento del lockdown sia avvenuto prima della stagione estiva, ha avuto un’importanza non secondaria nell’aumento della richiesta di interventi per rassodare i glutei. Estate uguale mare uguale tintarella e voglia di bellezza. La ciliegina sulla torta è stata poi la volontà di lasciarsi  alle spalle il cattivo umore e le preoccupazioni che si sono consolidati nel lockdown. Insomma la voglia di bellezza ha fatto la differenza diventando un modo anche per esorcizzare la paura della pandemia.

Che dire: sicuramente il boom del commercio elettronico nel corso del lockdown era scontato, ma la crescita della chirurgia estetica è forse la dimostrazione migliore della volontà di guardare oltre la paura.

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