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Blanco si scusa nel suo stile dopo aver distrutto le fioriere sul palco dell’Ariston

Dai social arrivano le scuse di Blanco dopo quello che è successo a Sanremo 2023

le scuse di blanco

Amadeus è stato chiaro oggi in conferenza stampa: Blanco ha sbagliato, ha esagerato. Ha capito e si è scusato. Si va avanti. Tutti sbagliano a 20 anni. Nessuna croce su Blanco dopo quello che è successo il 7 febbraio 2023 sul palco dell’Ariston nella prima serata del Festival. E il cantante ha deciso di scusarsi a modo suo. Lo ha fatto con una sorta di breve componimento, dedicato all’Ariston , il palco che gli ha dato tanto e che ieri lo ha fatto piangere. Perchè in fondo, si è accorto che è andato oltre. Che fosse una cosa organizzata è chiaro, che si sia superato il limite in un momento in cui Blanco ha perso la testa, anche. Le colpe sono tutte di Blanco? Verrebbe da dire di no. Sarebbe successo lo stesso se anche l’auricolare avesse funzionato nel modo giusto? Non è da escludere e in quel caso, come se la sarebbe cavata Amadeus di fronte ai fischi del pubblico in sala? Risposte che nessuno ci darà mai. Intanto arrivano le scuse di Blanco, che a modo suo, ammette di aver sbagliato, di aver fatto piangere la sua mamma, la stessa mamma che era lì, solo un anno fa, a vedere il trionfo di suo figlio. Oggi una caduta, a giudicare soprattutto dai commenti di chi ha qualche annetto in più. I giovani non si sono scandalizzati, vedono ogni giorno di peggio, anche se in modo ipocrita, facciamo finta che non siano abituati alle trasgressioni. Quei giovani che da una settimana sentono parlare di un ragazzino di 18 anni ucciso una sera per caso, per caso ( dicono).

Le parole di Amadeus su Blanco

Blanco chiede scusa alla città dei fiori

Cadono fiori, Ariston. Si spezzano fiori, Ariston. Cala il sipario, Ariston. Ti ho messo in lacrime come la mia mamma Ariston. Mi hai visto fragile come un bimbo. E qui, proprio qui, dove mi hai insegnato a correre sono caduto. Mi sono rotto la faccia e piango, Ariston. Ma poi… rido rido rido rido rido e grido perché non sono perfetto come mi volevi ma finalmente sono me stesso. Ti voglio bene Ariston con tutta la mia follia” queste le parole di Blanco, scritte su un foglio di carta. Sono le sue scuse, scritte a mano. Di getto, alle 4 di notte.

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