Attualità Italiana

A Mattino 5 la storia del piccolo Tommy che ha l’ittiosi lamellare

A Mattino 5 la storia del piccolo Tommy che ha l'ittiosi lamellare . Una storia che commuove tutti

Ha fatto davvero discutere l’Italia intera la storia del piccolo Giovannino, il bambino affetto da ittiosi arlecchino, negli ultimi giorni. Poco sapevamo probabilmente di questa malattia e della grande sofferenza che si può provare, tanto che spesso non si supera la prima settimana di vita. Il piccolo Giovannino però sta combattendo e ha tanta voglia di vivere. La sua storia ha fatto commuovere tante persone e nella puntata di Mattino 5 in onda oggi, Federica Panicucci ha raccontato la vicenda del piccolo Tommy, anche lui colpito da ittiosi fin dalla nascita. Tommaso, che oggi ha sei anni e frequenta la prima elementare, soffre di ittiosi lamellare. Anche in questo caso siamo di fronte a una malattia rara che colpisce la pelle. Qualcuno parla anche di “bambini pesciolino”: la malattia infatti si presenta con delle squame sulla pelle che è spesso secchissima. Anche il piccolo Tommy, arrivato nello studio di Mattino 5 questa mattina, mostra su tutto il suo corpo i segni di questa malattia. E’ un bambino però sorridente e pieno di voglia di vivere. La sua mamma oggi sorride ma ammette che nulla è stato semplice: quando Tommy è nato aveva perso le speranze. Oggi invece lo abbraccia e parla della sua storia davanti a migliaia di italiani, in tv.

MATTINO 5: LA STORIA DEL PICCOLO TOMMY AFFETTO DA ITTIOSI LAMELLARE

Mentre la sua mamma si commuove, raccontando la storia del piccolo, è proprio Tommy ad accarezzarle il viso per consolarla. Lei ha trovato la forza proprio nel primo contatto con il piccolo: quando ha stretto la sua mano, dopo pochi giorni di vita, ha capito che avrebbe continuato la sua battaglia perchè aveva davvero tanta voglia di vivere. “Ho pensato che mi avrebbe portato lontano” ha raccontato la mamma del piccolo Tommy che spiega poi come è difficile la convivenza con questa malattia. Le complicazioni in estate e in inverno per via del troppo caldo e per via del troppo freddo. “I primi tempi mi sono chiesta perchè era capitato proprio a me ma adesso mi ritengo fortunata” ha detto la mamma del piccolo.

Non sapevo da dove cominciare, avevo tante domande ma poche risposte, essendo una malattia rara neppure i medici sapevano cosa dirmi. C’era solo una bambina di 4 mesi che aveva una forma più lieve. Il resto era tutto da scoprire, strada facendo è stato un susseguirsi di pensieri ed emozioni. Ma è stato lui a darmi una grande forza e posso prendermi cura di lui. Adesso va anche a scuola” ha spiegato mamma Chiara.

Accudire il piccolo non è semplice perchè la sua pelle deve sempre essere idratata con tante creme emollienti. La notte non è semplice perchè non riesce a dormire. Dobbiamo stare sempre attenti e impedire che sudi perchè altrimenti la pelle si bagna, poi si secca e si spacca.

La Panicucci ha chiesto come è il rapporto con gli altri. Non è stato facile perchè il piccolo fino a due anni ha avuto un aspetto molto diverso da quello di oggi. Con il passare del tempo le cose sono migliorate. “Anche oggi magari quando lo porto al mare i bambini non vogliono dargli la mano ma poi quando lui si presenta e gioca, le cose cambiano” commenta mamma Chiara.

Per aiutare il piccolo Tommy e i bambini con la sua stessa malattia potete visitare il sito www.comitatouffi.org.

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