I colori delle regioni dall’1 marzo: concessioni e restrizioni regione per regione

I colori delle regioni dall'1 marzo: concessioni e restrizioni regione per regione. Cosa si può fare e cosa no?

colori regioni 1 marzo

Dall’1 marzo 2021 cambiano nuovamente i colori delle regioni e, di conseguenza, anche le restrizioni ad essi collegate. Quali regioni torneranno arancioni? E quali invece potranno festeggiare per un ritorno alla zona gialla? Scopriamo concessioni e restrizioni regione per regione alla luce degli ultimi interventi voluti dal Governo Draghi per fare fronte all’emergenza Coronavirus che, a causa della variante inglse, sta tornando a macinare (purtroppo) numeri importanti con tantissimi nuovi contagi.

I colori delle regioni dall’1 marzo: concessioni e restrizioni regione per regione

Partiamo dall’Abruzzo che per il momento resta arancione ad eccezione di alcune aree nelle province di Pescara e Chieti etichettate come rosse perché considerate dei veri e propri focolai di Covid. In arancio gli spostamenti sono consentiti solo all’interno del proprio comune, vietati quelli notturni dalle 22 alle 5 e per i locali (bar e ristoranti) è possibile fare l’asporto solo fino alle 18.

Le scuole sono chiuse in tutta la regione per ordinanza del governatore. La Basilicata passa invece in zona rossa, quella con le più alte restrizioni. Ci si può muovere dalle 5 alle 22, con autocertificazione, solo per “comprovate esigenze”. Bar e ristoranti chiusi: consentito l’asporto (18 bar, 22 ristoranti) e le consegne. Meno rigide le restrizioni in Calabria che resta zona gialla. Aperti fino alle 18 bar, pasticcerie, ristoranti, aperti musei in settimana. Palestre, piscine chiuse. Ricordiamo che nelle regioni gialle è anche consentito spostarsi verso una casa privata abitata una volta al giorno, per un massimo di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi (esclusi under14 o disabili).


I colori delle regioni dall’1 marzo: Campania e Emilia ancora arancioni

La Campania resta arancione (con le stesse restrizioni che riguardano l’Abruzzo) così come l’Emilia Romagna anche se qui alcune aree sono considerate “arancioni scuro” e quindi prossime al rosso, qualora i numeri non dovessero calare. Il Friuli resta in zona gialla così come il Lazio ad eccezione della provincia di Frosinone che è arancione. Torna in giallo la Liguria che riapre bar e ristoranti a pranzo.

Tornano invece arancioni la Lombardia e le Marche che fino al 28 febbraio erano gialle. Le regole tornano dunque a farsi più rigide. La consumazione in bar e ristoranti è vietata all’interno e nelle vicinanze dei locali. Negozi al dettaglio aperti, centri commerciali chiusi nei weekend, festivi e prefestivi. Chiusi musei, cinema, teatri, palestre e piscine.

Il Molise diventa rosso

Stupisce il rosso del Molise che nel primo lockdown era stato tra le regioni meno toccate dal Coronavirus. Stavolta il Molise deve fare i conti con numri di contagi decisamente elevati e la situazione in questo periodo si fa molto molto seria, con ospedali ormai al collasso. Regole rigide e restrizioni per cercare di allentare la morsa in attesa di tempi migliori. Passa in arancione il Piemonte e anche la province autonome di Bolzano e Trento sono in zona arancione ma per la prima il presidente Kompatscher ha prorogato fino al 14 marzo il lockdown da zona rossa: si può uscire di casa con l’autocertificazione e solo per motivi di salute, lavoro o urgenti.

I colori delle regioni dall’1 marzo: Sardegna prima regione bianca

In fascia gialla ci sono la Puglia e la Sicilia mentre la Sardegna diventa la prima zona bianca d’Italia. In zona bianca rimangono gli obblighi del distanziamento e delle mascherine, ma non si applicano più le restrizioni previste per le altre zone di rischio.

Si torna lentamente a una “normalità” dunque pur continuando a rispettare le regole base anti contagio. La Toscana resta arancione ma alcune province, Pistoia e Siena, sono da bollino rosso perché si è riscontrato un elevato numero di contagi negli ultimi giorni. Zona arancione anche per l’Umbria mentre Val d’Aosta e Veneto restano gialle.

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