Attualità Italiana

La difesa di Leon Asoli ribalta tutto: la mamma voleva avvelenare tutti con le pennette, suicidio collettivo

Secondo i legali di Leon Asoli sarebbe stata sua madre ad aggiungere il veleno nella pasta da lui preparata nel tentativo di uccidere tutti, anche se stessa

leon asoli

Qualche mese fa la mamma di Leon, Monica, in una lunga intervista a La vita in diretta, aveva raccontato in lacrime tutto quello che era accaduto nel drammatico giorno in cui, suo figlio, avrebbe messo del veleno nella pasta da lui preparata per uccidere lei e suo marito, il patrigno del ragazzo. Una storia arrivata in tribunale, quella che vede il giovane Leon, accusato di omicidio e di tentato omicidio, tristemente protagonista. Oggi Monica, suo figlio, non riesce neppure a chiamarlo per nome, quando parla di lui dice “il ragazzo” raccontando di quei drammatici momenti in cui, tutto è accaduto e la sua vita è cambiata. Monica si è salvata perchè a quanto pare la quantità di veleno da lei assunta non è bastata a ucciderla ma ha spiegato che Leon ha cercato di ucciderla, colpendola più volte. I vicini, sentendo le urla disperate di Monica hanno persino cercato di sfondare la porta e per lei, per fortuna, quell’incubo è finito poco dopo, con l’arrivo delle forze dell’ordine. Una storia completamente ribaltata, quella di Monica, dalle parole dei legali di Leon che in aula, hanno raccontato tutta un’altra versione dei fatti, arrivando a puntare il dito proprio contro di lei. Sarebbe stato Leon a preparare la cena, ma sarebbe stata lei a organizzare quello che viene definito un suicidio collettivo, decidendo di usare del veleno per uccidere marito e figlio e per togliersi la vita. Per il team difensivo di Leon Asoli, il ragazzo avrebbe si aggredito sua madre, solo dopo essersi accorto che la donna aveva messo il veleno nella pasta, nel tentativo di avvelenare tutti. Per questo è stato chiesto di derubricare le accuse: da tentato omicidio a lesioni personali.

Qui le parole di Monica a La vita in diretta

Non è stato Leon ad avvelenare la sua famiglia: la difesa ricostruisce la vicenda in modo totalmente diverso

Per l’avvocato Toschi, Asoli avrebbe preparato la cena per tutta la famiglia, ma sarebbe stata sua madre ad aggiungere il nitrito di sodio per liberarsi di lui e del compagno. Secondo la difesa, la donna combatteva da tempo con la depressione. Ed è questo che l’avrebbe spinta a organizzare tutto. A una chiromante avrebbe detto di non volere più il figlio tra i piedi, confessandole di non “voler più essere mamma”. Da qui, la decisione di acquistare il veleno e di orchestrare un omicidio-suicidio. La donna, secondo quanto riferito in aula dai legali di Leon, avrebbe già tentato di togliersi la vita anni prima, arrivando perfino a valutare di dare Leon in adozione. Congetture che però al momento non spiegano come mai, Leon, non abbia avuto conseguenze: se il veleno era anche nella sua porzione di pasta, come mai il ragazzo non è stato male? Risposte che sicuramente, si daranno nel corso del processo, ricordiamo che per Leon è stato chiesto dall’accusa, che non ha nessun dubbio sulla sua colpevolezza, l’ergastolo per l’omicidio del suo patrigno, Lorenzo Grimaldi.

La difesa del giovane ha aggiunto anche dettagli su quello che era il rapporto tra Monica e suo marito. una ricostruzione completamente diversa da quello che gli amici della coppia hanno raccontato in questi mesi e da quello che anche Monica ha detto nelle sue pochissime interviste. Secondo l’avvocato di Leon, la donna si sarebbe riferita al compagno con parole poco lusinghiere in alcune chat con le amiche. Con loro avrebbe messo in dubbio i suoi sentimenti verso l’uomo sposato nel 2018. Per l’accusa, la donna avrebbe deciso di convolare a nozze solo per uscire dalla sua condizione di madre single.

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