Attualità Italiana

“Lo scontrino di Andrea Sempio non era il suo”: spunta un nuovo testimone a Garlasco

Non sarebbe di Andrea Sempio lo scontrino che il ragazzo ha consegnato a chi indaga come alibi per il giorno dell'omicidio di Chiara Poggi

quarto grado scontrini sempio- il caso dello scontrino di sempio

Il caso scontrino torna alla ribalta a Garlasco. Potrebbe essere un nuovo testimone oppure uno di cui si era già parlato. Perchè questa storia dello scontrino di Vigevano, che oggi viene raccontata dai giornali come “nuova” in realtà, sa di vecchio. Non sappiamo chi sia questo testimone, se le indiscrezioni giornalistiche corrispondano al vero, ma sappiamo che da quando in questa vicenda è entrato il famoso vigile del fuoco amico della madre di Andrea Sempio, la storia dello scontrino ha assunto tutto un altro sapore. La signora Ferrari ha risposto alle domande di chi le ha chiesto se il suo amico vigile del fuoco le abbia dato lo scontrino, dicendo che no, non è assolutamente vero.

Ha smentito in modo categorico le parole di chi diceva di aver saputo che l’amico pompiere, ha parlato con chi indaga di questo famoso scontrino. Andrea Sempio nei mesi ha ribadito il suo racconto ma nel frattempo, sono emerse anche le stranezze della consegna di quello scontrino, come un verbale che nessuno ha interrotto e via dicendo. Oggi i giornali, tra i primi il Corriere della sera e altri, di caratura nazionale, ripartono da questo scontrino. Non si sa chi sia questo testimone, non si nomina il famoso vigile del fuoco ma qualcuno, avrebbe detto a chi indaga, che quello scontrino non era di Andrea.

Il caso dello scontrino di Andrea Sempio

Ed ecco che quindi assumo anche tutto un altro sapore le parole dell’avvocato Gallo, il legale che assiste Massimo Lovati, che proprio in una trasmissione televisiva pochi giorni fa aveva sostenuto la tesi secondo la quale, lo scontrino “era falso” ( qui le parole di Gallo) . Certo, non voleva dire che era un foglietto falso ma semplicemente che quel documento, se così vogliamo chiamarlo, non aveva nessun valore perchè non era dimostrabile che fosse di Andrea Sempio. Anzi, il legale si era spinto anche oltre con le ipotesi, citando appunto il famoso vigile del fuoco amico della madre di Sempio, di cui oggi invece, non si parla.

Eppure in famiglia, i Sempio sostengono da mesi ( e ancora prima da anni), la tesi dello scontrino e nelle ultime settimane, anche in tv, hanno persino mostrato un secondo scontrino, del 14 agosto, il giorno successivo all’omicidio di Chiara Poggi. Si perchè Andrea Sempio, sarebbe tornato a Vigevano per il famoso libro da acquistare, anche il giorno dopo la tragedia. Il suo migliore amico piangeva la morte della sorella barbaramente uccisa ma il ragazzo, ha comunque deciso di andare a Vigevano per il suo acquisto e anche in quel caso, perchè bisogna essere previdenti, ha tenuto lo scontrino.

Ora quanto è importante lo scontrino? Molto poco ai fini dell’indagine perchè non rappresenta un alibi, essendo Chiara Poggi stata uccisa in un’altra fascia oraria. Ma perchè inventarsi un finto alibi? Perchè portare, se fosse vero, una finta prova? E la consegna di uno scontrino “falso” rende Andrea Sempio innocente? Ovviamente no, ma sicuramente, lo mette in una posizione non facile e dimostra che lui e i suoi familiari, se fosse vera questa vicenda, avrebbero mentito a chi indaga come anche in tv e in più occasioni.

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.