Attualità Italiana

L’omicidio di Chiara Poggi e la nuova ricostruzione del Ris: lente accesa sull’impronta “insanguinata”

Le ultime notizie sull'omicidio di Chiara Poggi sul lavoro del Ris di Cagliari: rispunta la famosa impronta di una mano insanguinata vicino alle scale

garlasco impronta insaguinata

Tra dubbi e contraddizioni e indiscrezioni soprattutto, si continua a parlare di quello che sarebbe successo nelle ultime ore, dopo che il ris di Cagliari ha depositato a Pavia la nuova consulenza sull’omicidio di Chiara Poggi. Se ieri infatti erano trapelate indiscrezioni secondo le quali, dopo la BPA si sarebbe arrivati alla conclusione della presenza di una sola persona sulla scena del crimine, oggi invece, come si legge anche sul Corriere della sera, queste indiscrezioni non trovano fondamento. Le notizie sono arrivate alla stampa ( riportate tra l’altro anche dall’Ansa che ha battuto ieri pomeriggio una agenzia) ma non si sa di preciso come, essendo la relazione secretata e neppure in possesso delle stesse persone coinvolte nella vicenda.

Non l’hanno letta gli avvocati e non l’hanno letta i consulenti, eppure oggi emergono nuovi dettagli. Quello che il tenente colonnello del Ris di Cagliari Andrea Berti e i suoi collaboratori hanno scoperto, dovrebbe teoricamente, restare segreto, fino alla chiusura delle indagini e in mano alla procura di Pavia. Eppure oggi, trapelano anche altre indiscrezioni. Viene smentito quanto detto ieri, ossia che il Ris non avrebbe escluso la presenza di una seconda persona sulla scena del crimine, mentre torna in auge la famosa impronta insanguinata di cui tanto si è parlato in queste settimane.

L’omicidio di Chiara Poggi: cosa sarebbe emerso dopo la BPA

Si legge sul Corriere della sera: “nella consulenza si analizza, ad esempio, l’impronta di una mano, mai evidenziata nei precedenti accertamenti tecnici. Si tratta di una traccia rimasta impressa in una chiazza di sangue alla base delle scale che portano al primo piano della villetta di via Pascoli“. Chi segue le indagini per l’omicidio di Chiara Poggi conosce molto bene l’impronta in questione, quella che , secondo Garofano, non sarebbe affatto la traccia di una mano ma un semplice accumulo di sangue. Va ricordato che il RIS di Cagliari lavora sulle foto e dunque, non sarà mai possibile, analizzare quella impronta per trovare eventuali tracce.

Sempre sul Corriere si legge: il consulente della Procura di Pavia non sarebbe entrato nel merito sulla presenza di una sola o più persone nel delitto o nelle fasi successive“. Dunque tutto quello che si è detto ieri, viene smentito oggi, un po’ come succede ormai da mesi quando si parla di questo caso e delle nuove indagini per l’omicidio di Chiara Poggi.

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