Milano, il disabile costretto a pagarsi da solo il montascale condominiale
Pietro Pennati è costretto a pagarsi da solo il montascale: gli inquilini del palazzo sono in rivolta perché è brutto.
Quando arrivano storie come queste, a ridosso del Natale, è sempre molto triste pensare a quanto gli uomini possano essere insensibili, a volte, verso chi ha già un sacco di problemi nella vita, come un disabile. A Sesto San Giovanni, comune di Milano, un intero condominio si è schierato contro un uomo disabile. Perché? Per il “suo” montascale, necessario per permettergli di uscire di casa, andare dal medico, curarsi. I condomini, dopo che il disabile ha ottenuto il montascale, sono in rivolta: è ritenuto brutto da tutti i vicini di casa dell’uomo, che allora pretendono il pagamento della corrente utilizzata. La vittima della storia è un uomo di 85 anni, Pietro Pennati. L’uomo da ben 5 anni è costretto a stare su una sedia a rotelle. Abita a due passi dal comune di Sesto San Giovanni, in via Cavour, dal 1966. Secondo l’edizione locale di Repubblica si tratta di “un abitante storico” del condominio. Ed è lui che per uscire dallo stabile ha bisogno di superare nove gradini sui quali dieci anni fa era stato installato un montascale per via di un’altra inquilina, una ragazza che soffriva di sclerosi a placche. I condomini però contestano il lato estetico dell’attrezzo che permette all’uomo di uscire di casa.
Per loro è troppo brutto e così hanno pensato bene, durante l’ultima riunione di condominio, di chiederne lo smantellamento. La richiesta è fuori legge, a quel punto si è trovati la classica soluzione da “riunione condominiale”: seguendo la filosofia “ognuno per sé e Dio per tutti”, gli inquilini avrebbero chiesto di far montare un contatore elettrico che certifichi la spesa da addebitare all’unico utilizzatore del montascale.
QUando non si ha nulla di meglio a cui pensare ci si mette a litigare sul nulla. La bassezza della gente ha dell’incredibile.
Sara
NOVITA’
alcuni condomini, dopo aver letto qui e sulla stampa nazionale, si sono dichiarati “stupiti”, perchè non pensavano di concorrere alla delibera
Infatti è la prima volta che durante una assemblea generale delle 4 portinerie che compongono il palazzo si prendano decisioni che riguardano la singola scala. In passato ogni scala si riuniva e decideva delle proprie questioni, il portone, l’ascensore etc..
Questa volta no. Questa volta (chissà chi l’ha proposto) si è messo all’odg la rimozione del servoscala poi, constata l’impossibilità dell’operazione, ecco spuntare in extremis la novità del contatore… avran pensato: “Beh, meglio che niente, in qualche modo dobbiamo fagliela a quel vecchio” …
Già perché per 8 anni hanno pagato senza fiatare l’energia del servosala utilizzato dalla precedente disabile ora trasferita..
Si tratti di giustizia ad orologeria?
Il Presidente dell’assemblea avrebbe dovuto sapere che l’odg non prevedeva quanto deliberato e che il 90% dei presenti abita le altre scale e nn vuole essere coinvolto..
Questo hanno riferito stamane ed io riporto..
Quindi, deliberato da chi ??
Forse non è proprio tutto chiaro…
In questi 2 giorni abbiamo ricevuto moltissime telefonate e manifestazioni di solidarietà da tutta l’italia, mamma e papà sono felici di questo e non si sentono più soli; per questo Vi ringrazio di cuore
Buon Natale
Enrico