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Esplosione cascina Quargnento: il proprietario sotto interrogatorio, a Quarto Grado puntava il dito contro un ex collaboratore

Potrebbe arrivare la svolta nelle indagini per l'esplosione della cascina: fermato il proprietario che pochi minuti prima a Quarto Grado lanciava altre accuse

Potrebbe arrivare nei prossimi minuti tutta la verità su quello che è accaduto la maledetta notte durante la quale i tre vigili del fuoco hanno perso la vita. Da ieri sera, intorno alle 22, il proprietario della cascina esplosa a Quargnento dovrebbe essere sotto interrogatorio. Alle 9 di questa mattina è stata convocata una conferenza stampa durante la quale probabilmente, i Carabinieri racconteranno tutto quello che è successo la notte dei fatti.

Pochi minuti prima che la notizia del fermo del proprietario della cascina venisse data, nella trasmissione di Rete 4 Quarto Grado, era stata mostrata una intervista molto particolare durante la quale l’uomo, accusava un suo ex collaboratore di aver creato le bombe per una vendetta personale. L’uomo era anche assecondato da sua moglie, anche lei convinta che fosse stato un loro ex collaboratore, che lavora con le bombole del gas, a creare l’ordigno che ha ucciso i tre vigili del fuoco. Ai microfoni di Giorgio Sturlese Tosi, hanno parlato di una vendetta per poche centinaia di euro.

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Mentre Giovanni Vincenti, il proprietario della cascina, veniva ascoltato in caserma, passando da persona informata sui fatti a persona indagata, la trasmissione di Rete 4 mostrava appunto questa intervista. Il Vincenti e sua moglie non facevano il nome di questa persona ma spiegavano al giornalista di Rete 4 che era stato di certo lui, come del resto anche in passato aveva già fatto appiccando un paio di incendi. Sembravano davvero convinti di quello che stavano dicendo, e accusavano senza troppi giri di parole questa persona.

A quanto pare però la verità sta da un’altra parte. E probabilmente tra pochi minuti scopriremo anche i motivi di questo gesto. Potrebbe essere per soldi: molte persone hanno spiegato che il Vincenti aveva diversi debiti e che forse avrebbe voluto riscuotere il premio assicurativo. Gli inquirenti sembrano escludere che volesse far del male a qualcuno. Ma purtroppo il suo gesto è costato la vita a tre persone, tre vigili del fuoco che, pensando che in quella cascina ci fossero delle persone da salvare, hanno trovato solo macerie e morte.

Poche ore fa anche le parole dell’avvocato Laura Mazzolini che difende il Vincenti. “Ho assistito all’interrogatorio, non posso dire nulla. Penso che tra poco avrete delle dichiarazioni ufficiali”, ha detto il legale lasciando gli uffici dell’Arma in piazza Vittorio Veneto. Poche ore prima Stefano Vincenti, figlio di Giovanni, aveva dichiarato: “Non ho informazioni da dare, gli inquirenti stanno facendo accertamenti. Non posso dire nulla”, si è limitato a dire ai cronisti.

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