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100 giorni senza Samira: suo marito Mohamed dal carcere in lacrime si proclama innocente

Nella puntata di Storie Italiane le ultime notizie oggi di Samira a 100 giorni dalla sua scomparsa. Mohamed si proclama innocente

Nella puntata di Storie Italiane del 28 gennaio 2020 si torna a parlare della scomparsa di Samira. Sono passati ormai 100 giorni da quando la donna si sarebbe allontanata da casa sua a Stanghella. Per gli inquirenti però la donna non se ne sarebbe andata, sarebbe stata uccisa e a farle del male sarebbe stato Mohamed suo marito. L’avvocato Pizzi, che difende Mohamed sin dal primo momento, oggi ha avuto modo di incontrarlo in carcere e nelle ultime ore ha parlato con il suo assistito in diverse occasioni.

Nello studio di Eleonora Daniele spiega che ha voluto incontrarlo senza interprete proprio per avere un faccia a faccia con lui. Ma le cose non sono cambiate rispetto a quella che è da sempre la posizione iniziale dell’uomo. Mohamed infatti continua a dirsi innocente: dice di non aver fatto del male a Samira e di non aver nulla a che fare con questa vicenda.

LA SCOMPARSA DI SAMIRA ULTIME NOTIZIE: MOHAMED CONTINUA A PROCLAMARSI INNOCENTE

Prima di incontrare Mohamed in carcere questa mattina, l’avvocato Pizzi a Storie Italiane aveva detto:  “Mi aspetto che Mohamed possa prendere cognizione piena di tutti gli addebiti che lo riguardano cosa che finora non ha ancora avuto. Il suo allontanamento in Spagna ha illuminato in maniera diversa gli elementi raccolti dalla procura, come le varie testimonianze dei famigliari, e gli oggetti ritrovati che secondo la procura sarebbero un depistaggio” . Ma nonostante tutti i nuovi elementi e la sua “fuga” in Spagna, Mohamed continua a dire di essere innocente.

Dopo questo intervento l’avvocato Pizzi è tornato in diretta nel programma di Rai 1 per spiegare quello che è successo in carcere.

Dallo studio di Storie Italiane si chiede all’avvocato che cosa dica Mohamed in merito alla localizzazione di quella notte. Il gps del suo cellulare lo colloca nei pressi di un casolare non nella caserma dove lui dice di essersi recato: “Continua a sostenere di non essere stato lì, continua a dire di esser stato dai Carabinieri. E’ evidente che deve fare chiarezza” .

Dopo due ore di colloquio l’ho visto piangere, l’ho visto chinarsi sul tavolo, ho usato parole dure” ha detto l’avvocato che spera che il suo assistito si renda conto di quello che sta rischiando.

Io credo che da oggi si siano mossi dei meccanismi interiori, potrebbe confessare oppure continuare a ribadire la sua innocenza. Se non è stato lui io devo considerare che non può far ritrovare un colpo che non è stato sepolto” ha spiegato il legale di Mohamed.

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