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L’inquietante rapporto tra le figlie di Laura Ziliani e Mirto: tra manipolazioni e relazioni aperte

Laura Ziliani sarebbe stata uccisa dalle due figlie e sul rapporto tra Mirto e le sorelle Zani emergono inquietanti dettagli

mirto milani

Potrebbe essere vero, potrebbe esser stato solo un alibi per spiegare i motivi per i quali non volevano consegnare i cellulari. Sta di fatto che in questa storia, i pezzi del puzzle da mettere insieme sono tanti. Le figlie di Laura Ziliani sono in carcere con l’accusa di aver ucciso la donna insieme a Mirto Milani. E nelle ultime ore, sono emerse molte dinamiche maturate da maggio a oggi. Si è saputo che quanto i tre hanno consegnato i cellulari alle forze dell’ordine, hanno portato dei dispositivi nuovi, privi di ogni movimento. Hanno spiegato tutti e tre i motivi per i quali non ci fossero messaggi, foto, chiamate, nulla. Una delle figlie di Laura Ziliani ha detto che si vergognava perchè sul cellulare c’erano delle sue foto intime e non voleva che qualcuno le vedesse ( si è parlato anche di una cronologia con siti di scambismo). L’altra sorella avrebbe detto che sul suo cellulare c’erano foto di lei con Mirto, il fidanzato di Silvia e quindi che si vergognava di mostrarle. Ma è vero? Da questo quadro emergerebbe una inquietante relazione a tre esistente tra Mirto e le due sorelle Zani. Potrebbe non esserci nulla di vero, potrebbero essere invenzioni studiate solo per giustificare la consegna di tre cellulari “totalmente puliti”. Sta di fatto, che se anche non c’era niente di intimo e privato, c’era comunque una relazione malata tra le tre persone coinvolte in questa vicenda che a detta di chi indaga, avrebbero ordito il piano perfetto. O meglio, avrebbero cercato di farlo, come dimostrerebbero anche le cronologie delle ricerche fatte sul web. Mirto cercava “come commettere l’omicidio perfetto” peccato che abbia poi commesso, insieme alle due sorelle Zani, un errore dopo l’altro ( si sarebbero anche fatti vedere da qualcuno mentre andavano a portare nel bosco la scarpa di Laura).

L’omicidio di Laura Ziliani: cronaca di un omicidio imperfetto

Ieri vi avevamo detto che Laura era stata attirata a Temù con la scusa di festeggiare insieme la festa della mamma e vi avevamo detto di una torta. Pare non sia stata quella a provocare la morte di Laura, anche se è tutto ancora da chiarire. Il giorno dopo questa torta veniva mostrata alle persone che si chiedevano che fine avesse fatto Laura. “Vedete avevamo anche preso la torta per lei” dicevano i tre che la notte prima, secondo gli inquirenti, avevano già ucciso Laura e occultato il suo cadavere. Pensavano di aver compiuto il delitto perfetto, sapevano di essere intercettati e parlavano poco di Laura. Quasi per niente, come se la perdita di una madre non ti cambia la vita. Come se il dolore per una scomparsa, si possa cancellare. “Era attaccatissimo al denaro” ha detto di Mirto la nonna materna, che vive insieme alla terza figlia di Laura da quando la Ziliani è scomparsa. E anche la terza sorella, ha sempre detto che Silvia e Paola erano anaffettive verso Laura. Un rapporto strano, indecifrabile che le avrebbe poi portate all’omicidio. Gli inquirenti parlando delle due ragazze scrivono e notano «l’assenza di qualsivoglia turbamento circa le sorti della madre e la loro unica preoccupazione sembra rivolta agli aspetti economici della vicenda».

L’affetto però le legava probabilmente, così tanto da renderle complici in questa storia. E ieri, dopo che le forze dell’ordine sono entrate in casa loro all’alba, hanno lasciato l’appartamento mano nella mano, un gesto che non è passato inosservato. Insieme fino alla fine.

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