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Il piccolo Ryan si è gettato dalla macchina in corsa o è stato gettato? I dubbi dei genitori

Le ultime notizie da Ventimiglia: il piccolo Ryan è caduto dalla macchina dei nonni? I genitori lo escludono

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E’ passato più di un mese da quando il piccolo Ryan, il bambino di Ventimiglia arrivato in gravi condizioni in ospedale, ha ricevuto le cure dei medici che gli hanno salvato la vita. Il piccolo sta meglio ma è ancora giallo su quanto accaduto al piccolo che quella mattina era stato affidato ai nonni. In un primo momento, complici forse anche delle indiscrezioni giornalistiche mai confermate dagli inquirenti, si è pensato che i nonni si fossero macchiati di qualcosa di molto grave. Si è detto in più occasioni che il compagno della nonna di Ryan, poteva averlo picchiato. Ma i pm, pochi giorni fanno, hanno smentito questa pista, nonostante la nonna e il suo compagno, siano comunque indagati per lesioni gravissime. Il piccolo non sarebbe stato picchiato quella mattina ma sarebbe successo altro.

Il bambino sarebbe caduto dalla macchina in corsa. In modo volontario o involontario? E’ quello che cercano di capire gli investigatori che analizzano anche l’auto usata dai nonni. I genitori del piccolo Ryan però non credono a questa ipotesi ed escludono in modo categorico che il bambino, si sia gettato volontariamente dalla macchina. Inoltre, a detta della mamma e del papà del bambino, non ci sarebbero segni che lascerebbero pensare a qualcosa di questo genere: nessun graffio sul volto ad esempio, come sarebbe possibile? Inoltre la mamma e il papà, che anche oggi hanno rilasciato alcuni commenti ai giornalisti, fanno notare che Ryan non aveva nessun segno sugli abiti che indossava, segni compatibili con una caduta dalla macchina.

Che cosa è successo davvero al piccolo Ryan?

A quanto pare non è ancora arrivato il momento per affrontare discorsi più approfonditi con il piccolo che, con la sua testimonianza, potrebbe finalmente fare luce sui fatti di quella drammatica mattina.

Vanno invece avanti le indagini. Stamane è stato effettuato un accertamento tecnico irripetibile sulla auto Ford appartenente ai due anziani. L’obiettivo è capire se sulla vettura, che è sotto sequestro dal 19 dicembre, siano presenti tracce, come frammenti di pelle o sangue, che possano confermare che i fatti siano andati in un certo modo.

Se proprio deve pensare a questa pista, il padre di Ryan, Simone, tende comunque a escludere che sia accaduto in modo accidentale. E ai giornalisti ha spiegato: “Caduto? Direi semmai gettato, mio figlio non avrebbe mai aperto la portiera della macchina, e se si è lanciato sapeva che se fosse rimasto in macchina sarebbe morto”. E poi, il papà Simone ribadisce: “Se così fosse, qualcuno mi spiega come mai la testa sia rimasta illesa, le gambe senza graffi, il pigiama intatto, aspetterò le perizie ma non credo al volo”.

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