Ancora un femminicidio: donna uccisa dal suo ex a Foggia, lo aveva denunciato
Un'altra donna uccisa, questa volta siamo a Foggia dove si è consumato l'ennesimo femminicidio: ecco che cosa sappiamo

Un altro femminicidio sconvolge l’Italia. Questa volta siamo a Foggia, dove una donna di 46 anni, di origini marocchine, è stata brutalmente uccisa a coltellate nella notte tra il 6 e il 7 agosto. La vittima, già sotto tutela per precedenti episodi di violenza, è morta a pochi metri da casa, nel cuore del centro storico della città.
Il delitto si è consumato intorno all’una e mezza di notte in vico Cibele, nel quartiere Settecenteschi. Secondo le prime ricostruzioni, la donna era uscita dalla propria abitazione per incontrare qualcuno che conosceva. Pochi istanti dopo, alcune urla hanno squarciato il silenzio della notte, allarmando i residenti che hanno immediatamente contattato le forze dell’ordine. Quando la polizia di Stato e il personale del 118 sono giunti sul posto, per la donna non c’era più nulla da fare: era riversa a terra, colpita da numerose coltellate, alcune delle quali risultate fatali.
Un femminicidio annunciato: la vittima già seguita dal Codice Rosso
La 46enne viveva da sola in un piccolo appartamento non lontano dal luogo del delitto e lavorava come cuoca in una mensa scolastica. Era conosciuta e stimata nel quartiere come una donna riservata, tranquilla e laboriosa. Ma dietro quella vita apparentemente normale si nascondeva una storia di dolore: da mesi era vittima di violenza domestica da parte del suo ex compagno, anch’egli di origine marocchina.
Proprio a causa dei comportamenti persecutori e minacciosi dell’uomo, la donna aveva sporto denuncia e ottenuto misure di protezione previste dal protocollo Codice Rosso, tra cui un divieto di avvicinamento. Resta ora da chiarire se tali misure fossero ancora effettive e soprattutto se fossero sufficientemente monitorate. Quel che è certo è che non sono bastate a salvarle la vita e a evitare l’ennesimo femminicidio nel nostro paese.
L’aggressore è in fuga: si cerca l’ex compagno
Il principale sospettato dell’omicidio è l’ex compagno della donna, attualmente irreperibile. Le forze dell’ordine hanno avviato una vera e propria caccia all’uomo. Le indagini sono ancora in corso, ma l’ipotesi prevalente è quella del femminicidio.
Il vicolo dove si è consumata la tragedia è stato immediatamente transennato e dichiarato scena del crimine. Gli inquirenti stanno raccogliendo elementi utili e visionando eventuali immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire gli ultimi spostamenti della vittima e identificare con certezza l’aggressore.
Una tragedia che solleva interrogativi sull’efficacia del Codice Rosso
Il caso riapre il dibattito sull’efficacia delle misure previste dal Codice Rosso, introdotto per tutelare le vittime di violenza di genere attraverso procedure più rapide e strumenti preventivi. Tuttavia, come accaduto anche in altri episodi tragici, la normativa si scontra spesso con limiti concreti: controlli insufficienti, misure che non garantiscono protezione reale, ritardi nelle segnalazioni.
Questa ennesima vittima solleva una domanda drammatica: quante altre donne devono morire prima che la prevenzione diventi davvero efficace?
L’intero quartiere è ancora sconvolto. La notizia del femminicidio si è diffusa rapidamente, lasciando attoniti residenti e conoscenti. “Era una donna gentile, non dava mai fastidio a nessuno”, racconta una vicina. Una tragedia che scuote non solo la città di Foggia, ma l’intero Paese, chiamato ancora una volta a riflettere sulla piaga della violenza sulle donne, che continua a colpire, spesso nell’indifferenza o nell’incapacità delle istituzioni di prevenire l’irreparabile.