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LIVE Non è la D’Urso: Marco Carta smentisce la guardia giurata e piange in diretta

Le parole di Marco Carta sulle accuse di furto alla Rinascente

Dopo il grande scandalo rimbalzato fra web e settimanali, Marco Carta ha deciso di andare negli studi di Barbara D’Urso per raccontare “la sua verità” (cit.) in merito alla notizia di cronaca che lo ha travolto negli ultimi giorni: il giovane sardo sarebbe stato beccato dalle guardie de La Rinascente in piazza Duomo a Milano a rubare sei magliette griffate per un ammontare di 1.200 Euro. Marco Carta era insieme ad una amica, che poi si è scoperto essere una sua fan, cinquantenne, che di mestiere lavora in un ospedale della Sardegna.

La conduttrice è stata comprensiva e protettiva nei confronti del suo ospite: ha rivelato di credere ciecamente a Marco Carta per poi mettere le mani avanti quando si è parlato del processo a settembre. Ecco le ultime dichiarazioni di Marco Carta.

Marco Carta smentisce la guardia della Rinascente

Nel filmato mandato in onda a LIVE – Non è la D’Urso viene narrata la ricostruzione della guardia di servizio ne La Rinascente di Milano che ha spiegato come sarebbe andata la dinamica del furto: in breve, i due sarebbero stati sorpresi a prendere delle maglie, a portarle nel camerino e ad uscire dai suddetti senza alcuna maglietta fra le mani. L’uomo spiega che Marco Carta ha ricevuto le singole magliette dalla sua amica per poi farsi passare nel camerino anche la sua borsa, dove poi sono state ritrovare le maglie quando sono passati dalle batterie antitaccheggio.

La difesa di Marco Carta è la seguente: “Abbiamo chiesto noi che fossero visionate le telecamere (di sorveglianza, ndr.). E le telecamere diranno che tutto ciò non è vero. Non posso entrare nei particolari ma io sono uscito con tante magliette (dal camerino, ndr.)“. E ancora: “Perché la guardia ha detto queste cose? Non posso saperlo. Però è vero che mi passava le magliette, da sopra… ma qui andiamo in un dettaglio molto particolare… Ma sono comunque uscito con le maglie“.

Non sto cercando dii giustificarmi” – aggiunge Marco Carta a LIVE Non è la D’Urso – “Sono andato in bagno? Beh, nel piano dove ero io non c’era il bagno ma ci sono andato e ci sono rimasto ore… Oh, scusate se faccio la pipì anch’io! È ovvio che se uno va in Rinascente due – tre ore in bagno ci deve andare…“.

Ma Marco Carta è indagato? Rinviato a nuovo giudizio? Anche qui, Marco Carta dice di essere vittima di un grosso errore: Non sono rinviato a giudizio perché chi lo è può avere dei mesi per crearsi una sua difesa in tribunale. Io invece ho scelto la direttissima: mi hanno chiesto in che giorno fare il processo. Il 10? Il 15? Il 20? Io imbambolato ho detto: faccia lei! Il prima possibile”. Ma poi inspiegabilmente il giudice avrebbe fissato il processo a settembre, fra tre mesi.  

L’ospitata di Marco Carta si è conclusa con una promessa di non piangere in pubblico “perché non mi piace” (ma poi si è irrimediabilmente commosso), ma anche con la rivelazione del suo addio al nubilato in Grecia con il suo fidanzatino e la promozione del suo nuovo lavoro discografico e del suo nuovo libro. Insomma, una ospitata fatta col cuore.

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