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Antonella Clerici: “Ho le immagini delle famiglie devastate, del bambino che lotta contro la morte”

Un inizio puntata difficile per Antonella Clerici che ha chiesto di pregare per il bambino sopravvissuto ma E' sempre mezzogiorno è anche questo

E’ stato difficile per Antonella Clerici iniziare la puntata di oggi di E’ sempre mezzogiorno avendo nella mente il bambino di cinque anni che lotta contro la morte e che è rimasto solo. Non poteva far finta di nulla e non dire niente sulla strage di Stresa. Il suo nuovo programma del mezzogiorno entra nelle case di tutti, nelle cucine, nel cuore della casa. Dalla prima puntata è come avere un’amica a cui apriamo la porta e non si può non commentare ciò che accade, non si può solo ridere e cucinare, anche se l’obiettivo resta quello, portare serenità in un periodo complicato. Doveva essere il fine settimana di un nuovo inizio, la ripresa, ma la tragedia di ieri ha sconvolto tutti. Antonella Clerici conosce bene il luogo che purtroppo adesso tutti abbiamo negli occhi. “Io ho un peso nel cuore che credo sia il peso che avete tutti voi, perché quello che doveva essere un fine settimana di ripartenza…” è così che ha iniziato la Clerici la puntata del lunedì.

ANTONELLA CLERICI CHIEDE DI PREGARE PER IL PICCOLO EITAN

“Abbiamo negli occhi le immagini di questa atrocità, di questa funivia che conosco benissimo perché quando ero bambina andavo spesso a sciare lì. Ho le immagini di queste famiglie devastate, di questo bambino di 5 anni che lotta tra le vita e la morte a cui devono andare le nostre preghiere, per chi è credente. E’ stato un grande dolore, soprattutto per le famiglie coinvolte ma per tutti quelli che hanno subito questo come una cosa ingiusta, più ingiusta ancora delle altre”.

Antonella Clerici prosegue spiegando che sentiva di doverlo dire prima di cominciare la puntata: “Prima di cominciare quello che noi siamo”.

Tutto prosegue come sempre nella cucina di E’ sempre mezzogiorno, non è semplice proseguire pensando a quel bambino in ospedale e a quando saprà che la sua famiglia non c’è più, ma bisogna andare avanti.

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