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Peppone Calabrese svela la formula vincente per il suo modo di fare tv

Peppone Calabrese prova a spiegare qual è il successo del suo modo di fare tv

peppone calabrese camper

Piace molto al pubblico, un po’ meno agli addetti ai lavori che in questi anni non hanno risparmiato critiche allo stile di Peppone Calabrese, al timone di Camper anche in questa stagione televisiva ( dopo aver preso il posto lo scorso anno di Masi). Eppure, quello che per molti è un punto di debolezza, per Peppone è il suo timbro di fabbrica e lo rivendica ogni volta che può. Anche in una recente intervista infatti, ha spiegato di puntate molto sulla genuinità e di non essere interessato all’apparenza. Vuole mostrarsi per quello che è.

Va detto che Camper sta incassando un buon ascolto anche se da quando è in onda a giugno, le repliche di Forum quasi quotidianamente, in share, vanno meglio. La media dei telespettatori per Camper va da 1,4 milioni a 1,7 milioni un risultato che comunque in estate, è più che buono per Rai 1.

Peppone Calabrese e la sua formula per stare in tv

Intervistato per Radio Corriere tv Rai, Peppone Calabrese ha spiegato qual è il suo viaggio con Camper e anche il suo viaggio in tv. “Il viaggio di chi viene dalla provincia e che si riconosce in tutta la provincia italiana. Quando la racconto in Tv lo faccio con gli occhi di chi la vive e di chi in questi otto anni l’ha esplorata con “Linea Verde”. Ogni luogo è certamente diverso, determinato dallo stile del territorio, dai paesaggi disegnati anche dalle persone, ma ha lo stesso minimo comune denominatore degli altri, a legarli è la relazione.”

E ancora: “ A testimoniarlo è anche la frase “a chi sei figlio?”, che in “Camper” è diventata un gioco, una domanda che ci sentiamo rivolgere quando arriviamo in un piccolo centro, da Brescia a Canicattì, e che ci fa sorridere perché ci fa pensare ai nostri cari, ai contatti veri, alle cose autentiche” ha detto il conduttore del programma di Rai 1.

Qual è il rapporto di Peppone Calabrese con il pubblico di Rai 1? Il conduttore di Camper non ha dubbi: “Anche davanti alla telecamera voglio apparire esattamente per quello che sono, con i miei pregi e i miei difetti, posso piacere o non piacere. Quando vado in onda in diretta non passo né al trucco né al parrucco, non so neanche dove siano (sorride). Chi va in Tv e coloro che la televisione la seguono da casa sono tutti sullo stesso piano, se conduci non pontifichi dall’alto“.

Il segreto sta nelle radici e nelle origini di Peppone Calabrese, quelle che il conduttore rivendica sempre parlando della sua terra, la Basilicata: ” Vengo da Potenza e ho il mio dialetto, rispetto tutti, credo molto nella reciprocità, che è “dare senza perdere e prendere senza togliere”. Vengo da una famiglia di francescani, mia nonna e mio nonno erano del terziario francescano, ho uno zio missionario, sono grato alla vita per quella che è la mia storia e perché credo che gli altri siano un grande valore. Mio padre mi diceva sempre “se devi parlare male di una persona, taci”. Non parlo mai male degli altri, lo faccio per stare in armonia, per vivere in armonia“.

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