Politica

Anche la regione Lombardia valuta il divieto della passeggiata con i bambini. Gallera: “Non dobbiamo abbassare la guardia”

Da Mattino 5 il commento di Gallera alla decisione del Governo di dire si alla passeggiata genitori figli

Divide la circolare diramata ieri dal Ministero dell’Interno che autorizza la passeggiata di un genitore con un bambino, piccolo, nei pressi della propria abitazione. Non tutti infatti, in questi giorni difficili, hanno dimostrato di avere del buon senso, e permettere di uscire, facendo forse passare il messaggio che presto si tornerà alla normalità, non è forse la cosa giusta. Ne è convinto il presidente della Campania de Luca, che ha vietato nella sua regione le passeggiate di genitori e bambini, e a ruota potrebbe seguire presto anche la Lombardia. Lo si evince dalle parole di Gallera che già ieri sera, dopo la pubblicazione della circolare, ha manifestato il suo disappunto verso la decisione del Governo.

LE PAROLE DI GALLERA: NON BISOGNA ABBASSARE LA GUARDIA

Le parole di Gallera:

Non è questo il momento di abbassare la guardia. La circolare diffusa dal Ministero dell’Interno rischia di creare un effetto psicologico devastante, vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora”, aveva detto l’assessore. Secondo Gallera la circolare potrebbe essere intesa dai cittadini “come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno però consentito di contenere la curva dei contagi del coronavirus”, la cui crescita negli ultimi giorni in Lombardia sta lentamente rallentando. Secondo Gallera, la circolare del Viminale “rischia di vanificare tutto”: per l’assessore bisogna prolungare ancora i sacrifici e  rimanere a casa almeno per altri 15 giorni per continuare a ridurre il numero dei contagi, ancora molto elevato così come il numero dei decessi. “Al di là della circolare, il problema è il messaggio – ha aggiunto Gallera -. Direttori di ospedali mi dicono che la prima settimana di marzo avevamo avuto un rallentamento, durato alcuni giorni, ma poi il contagio è ripartito forte perché l’8 marzo la gente è tornata fuori. Non possiamo allentare la tensione, qualsiasi messaggio rischia di diventare devastante”.

Ed è proprio questo il timore di chi governa le regioni, anche quelle meno colpite, che fino a ora hanno resistito. Una valutazione poco efficiente potrebbe innescare una nuova bomba.

Il concetto ribadito anche oggi da Mattino 5: “Il messaggio dato dai giorni scorsi dal ministro Speranza non può essere contraddetto. Se il virus non trova umani da attaccare muore se invece si continua con questa socialità indotta...” ha detto Gallera. L’assessore ha sottolineato che si corre anche da soli, certo ma che il problema resta proprio in queste uscite che devono essere necessariamente limitate.

Nessun commento invece su quanto accaduto ieri a Milano, a quanto pare tutto regolare

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